Terzo polo, stretta finale: Carfagna e Boschi al Sud. Calenda sceglie Roma centro, Renzi Milano (e Napoli)

«Questione di ore» per Iv e Azione. La ministra in corsa a Salerno e in Puglia

Terzo polo, non solo Renzi e Calenda: è stretta finale sui candidati. Boschi e Carfagna al Sud
di Francesco Malfetano
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Sabato 20 Agosto 2022, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 11:07

Anche per terzo il polo i tasselli iniziano ad andare al proprio posto. Ieri infatti, nel corso dell'ennesima raduno inevitabile, Carlo Calenda e Matteo Renzi hanno raggiunto un'intesa «quasi definitiva». Le bocche restano in gran parte cucite ma dal tavolo composto da Matteo Richetti e Andrea Mazziotti per Azione e Ettore Rosato e Maria Elena Boschi per Italia Viva trapela qualche dettaglio sulla prima ufficialità. Confermata ad esempio la candidatura del leader di Azione al collegio uninominale di Roma Centro contro l'ex alleata Emma Bonino. Calenda in realtà concorrerà per palazzo Madama da capolista in altre quattro circoscrizioni tra cui Torino, Verona, Sicilia ed Emilia Romagna.

Terzo Polo, così Maria Elena Boschi

Candidature multiple anche per la Boschi che, al pari degli altri volti più noti, sarà chiamata al sacrificio di una campagna elettorale su più fronti, e farà da capolista oltre che in Friuli anche in Calabria nel collegio proporzionale per la Camera, con alle spalle Ernesto Magorno. In Campania invece, oltre all'ambitissima Napoli (in cui potrebbe convergere anche il renziano Ettore Rosato, capolista alla Camera anche in Friuli), sarà candidata la ministra ex azzurra Mara Carfagna. Per lei un ritorno alle origini con un posto da capolista nel proporzionale di Salerno per la corsa alla Camera (e un'eguale alternativa in Puglia, probabilmente il cosiddetto 04, il seggio salentino). Tra i campani in corsa anche Alessandra Senatore. Per Mariastella Gelmini invece, l'altra ministra ex Forza Italia entrata in Azione dopo la caduta del governo di Mario Draghi, pronto un ticket con Renzi a Brescia e a Milano. Posizioni considerate favorevoli e soprattutto in grado di consentire drenare voti «preziosi» a Forza Italia.

Spazio in Piemonte anche per il calendiano della prima ora Andrea Costa. Per lui, in corsa alla Camera, pronto il ruolo di capolista a Cuneo e due posti nei seggi considerati sicuri in Lombardia (per le circoscrizione Milano e Monza/Brianza). Nelle liste piemontesi per Montecitorio ci sarà anche Luigi Marattin (in corsa anche a Ferrara), volto economico di Italia Viva e protagonista della stesura del programma elettorale.
«Un complesso gioco di incastri» spiega una fonte autorevole al vertice dell'alleanza. «La verità è che realisticamente i posti a disposizione non saranno più di 30-35 e andranno equamente divisi tra i due partiti». In molti resteranno fuori quindi, specie tra coloro che avevano seguito l'ex premier dal Pd a Italia viva, creando inevitabilmente delle frizioni. Da qui, del resto, la difficoltà nel raggiungere un accordo definitivo. Intesa che, garantiscono, «arriverà nelle prossime ore».

 

I FEDELISSIMI

E così guardando agli altri fedelissimi renziani, la ministra della Famiglia Elena Bonetti correrà al Senato a Roma Centro (oltre che nella sua Mantova). Davide Faraone invece si giocherà la partita per la riconferma a Palazzo Madama in una posizione eleggibile nella sua Sicilia. Teresa Bellanova punterà al Senato nelle liste proporzionali di Sicilia ed Emilia Romagna (dove, per Montecitorio, ci sarà invece Richetti). In Emilia peraltro, pronti anche l'ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti e il suo fedelissimo di Italia C'è Piercamillo Falasca.
Renzi invece - che starebbe ragionando sul posticipare la Leopolda prevista ad inizio settembre - dovrebbe incrociare le spade con Silvio Berlusconi per un seggio al Senato a Napoli e a Milano (Lombardia 1), per poi concorrere anche nella sua Firenze, a Roma. La strategia in pratica è piuttosto evidente: big schierati in più collegi proporzionali per attrarre consensi, scontro frontale con gli altri leader, priorità alla corsa al Senato (perché a palazzo Madama si conterebbe di più) presenza paritaria per i due partiti e spazio per chi è ben radicato sul territorio.

Proprio in virtù di questi ultimi due principi nelle Marche ad esempio correranno Federico Talè e Maria Stella Origlia per Iv alla Camera (Fabio Urbinati al Senato), Francesca Cantarini e Mariano Calamita per Azione (Elena Fabbri al Senato). In Abruzzo capolista all'uninominale i due coordinatori locali di Iv e Azione: al Senato Camillo D'Alessandro e alla Camera Giulio Sottanelli. In Molise, al plurinominale, il primo nome è quello della deputata uscente di Iv ed ex bersaniana Giuseppina Occhionero.

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