Matteo Salvini ribadisce: la Tav va completata. Si profila dunque un nuovo scontro nella maggioranza gialloverde. Ma il premier Antonio Conte avverte: rivedere l'analisi di 20 annifa.
«La prossima settimana sarò a Chiomonte al fianco delle forze dell'ordine e a ribadire che i numeri in mio possesso dicono che l'opera va completata, che serve all'Italia, che sono maggiori i costi per sospenderla rispetto ad ultimarla. Poi ci confronteremo serenamente all'interno del governo - ha detto il ministro dell'Interno durante la consegna di una villetta confiscata alla mafia a Roma -. Io ho dei numeri forniti da alcuni tecnici ma aspetto di leggere i numeri della commissione».
«Ci accusano di essere quelli che ancora sulla Tav aspettano l'analisi costi-benefici? E' vero: abbiamo cambiato metodo, perché un'opera così rilevante ci obbliga a recuperare le valutazioni fatte più di 20 fa. Vogliamo vedere se sono ancora attuali, visto che questo benedetto buco non è ancora iniziato?», ha detto il premier.
«Se l'obiettivo è la decarbonizzazione entro il 2025 è più saggio dedicarci a trivellare i nostri mari e le nostre terre o continuare su questa strada delle energie rinnovabili?», si è chiesto poi Conte. «Non è forse meglio e più responsabile - ha aggiunto - continuare su questo percorso è vedere un attimo se autorizzazioni alle concessioni date anni fa sono ancora attuali?».
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