Farnesina, Tajani ai giovani diplomatici: «L'Italia ha bisogno del vostro lavoro ed entusiasmo»

Hanno giurato fedeltà alla Repubblica italiana e alla Costituzione 66 diplomatiche e diplomatici. I corsi intitolati a Enzo Perlot e Luca Attanasio

Farnesina, Tajani ai giovani diplomatici: «L'Italia ha bisogno del vostro lavoro ed entusiasmo»
di Cristiana Mangani
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Mercoledì 29 Marzo 2023, 23:43

Hanno giurato fedeltà alla Repubblica italiana e alla Costituzione, alla presenza del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, del segretario generale della Farnesina, Riccardo Guariglia, e della famiglia dell’ambasciatore Luca Attanasio: 66 diplomatiche e diplomatici che hanno superato il periodo di prova di nove mesi previsto per funzionari neoassunti. Diplomatici entrati in carriera nell’ultimo biennio, appartenenti ai corsi intitolati a Enzo Perlot e Luca Attanasio. Questi i nomi dei due illustri ambasciatori, ai quali, come da tradizione, sono stati intitolati i percorsi di formazione che vengono frequentati dai più giovani, durante i primi mesi alla Farnesina, allo scopo di promuoverne la memoria e ispirare le diverse generazioni a modelli di alta professionalità, dedizione e spirito di servizio.

“L’Italia ha bisogno del lavoro e dell’entusiasmo di voi giovani per promuovere e tutelare i suoi valori” ha affermato nel suo intervento di apertura il ministro Tajani, il quale si è detto certo che i nuovi diplomatici sapranno assumere le importanti responsabilità derivanti dalla loro funzione al servizio del Paese, dei connazionali e delle imprese italiane. 

Il Ministro ha inoltre richiamato l’importanza di perseguire attivamente l’obiettivo della parità di genere alla Farnesina. "Vedo tante donne, e questo è un fatto molto positivo perché in diplomazia ce n’è davvero bisogno", ha sottolineato ancora rivolgendosi alle vincitrici degli ultimi due concorsi, 12 su 31 (39%) nel 2021 e 14 su 46 (30%) nel 2022.

 Perlot, originario del Trentino, sin dai primissimi incarichi è stato partecipe del processo d’integrazione europea e si è distinto per l’impegno sul tema della riconciliazione tra Nazioni.

Attanasio, esemplare servitore dello Stato, è stato ucciso in servizio in Congo, insieme con il carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista, Mustapha Milambo, il 22 febbraio 2021.

Nel corso dell’evento Tajani ha anche mostrato alla famiglia Attanasio, la pagina del Libro d’Oro della Farnesina in cui è iscritto il nome dell’ambasciatore scomparso, documento che contiene i nomi dei rappresentanti del Ministero degli Affari esteri che hanno perso la vita in circostanze tragiche mentre prestavano servizio per lo Stato. Il ministro ha inoltre ricordato ai familiari che tutte le iniziative per onorare la vita di Luca Attanasio riflettono l’impegno per continuare a trasmettere alle nuove generazioni di diplomatici i valori da lui incarnati, fra cui il senso del dovere, lo spirito di sacrificio e il coraggio con cui ha vissuto e rappresentato l’Italia all’estero.

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