Super Green pass con due dosi o dopo il booster, cosa si può fare e quando serve il tampone

Il nuovo decreto ha disposto una stretta per fine anno per contrastare l'avanzata della variante Omicron

Super green pass con due dosi o dopo il booster, cosa cambia e quando serve il tampone
di Simone Pierini
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Sabato 25 Dicembre 2021, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 26 Dicembre, 08:49

Il Super green pass dal primo febbraio varrà 6 mesi. La decisione del governo è nata dalle nuove evidenze scientifiche che mostrano il calo dell'efficacia dei vaccini sull'infezione dopo 180 giorni. La misura scatterà dunque tra 40 giorni proprio per dare tempo a tutti coloro che non la hanno ancora fatta di fare la terza dose. L'ordinanza del ministero della Salute ha inoltre stabilito la possibilità di fare il booster dai 4 mesi dopo la seconda dose. Ma cosa cambia adesso tra chi ha due dosi di vaccino e chi invece ha già completato il ciclo con il terzo richiamo. Nella conferenza di fine anno il premier Mario Draghi aveva anticipato la possibilità di introdurre un tampone di controllo per non avesse ancora ricevuto il booster in vista di eventi particolari come ad esempio le discoteche o le feste private nei locali. La misura, presente nella prima bozza del nuovo decreto, non è stata tuttavia portata avanti. Durante il Cdm è stata decisa una stretta dreastica chiudendo discoteche e vietando feste nei locali fino al 31 gennaio, eliminando di fatto la necessità del tampone negativo.

Super green pass e tampone, il caso Rsa

Esiste però un caso particolare in cui è previsto un tampone negativo anche in possesso di Super green pass, ma con sole due dosi. Si tratta dell'accesso alle Rsa. È possibile entrare per far visita alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice solo ai soggetti muniti di Green Pass rafforzato e tampone negativo oppure vaccinazione con terza dose. Per le Rsa «che hanno rappresentato un punto di grande sofferenza e pagato un prezzo enorme», l'accesso è consentito con super green pass (ciclo completo piu booster) o con due dosi (od una dose per i vaccini monodose) ed un tampone.

Così il ministro della Salute, Roberto Speranza nella conferenza stampa al termine del Cdm per illustrare il nuovo provvedimento con le misure anti-Covid. Inoltre confermato lo stop a feste all'aperto ed eventi fino al 31 gennaio 2022 con lo scopo di evitare assembramenti.

 

I controlli alle frontiere, tamponi a campione

Il governo ha infine deciso di rafforzare i controlli alle frontiere: verranno fatti in aeroporti, porti, stazioni e valichi terrestri dei test antigenici o molecolari a campione su chi entra in Italia. In caso di positività, si dovrà andare in isolamento per 10 giorni, se necessario anche nei Covid Hotel «in modo da garantire la sorveglianza sanitaria per tutto il periodo necessario».

Super green pass per il caffé al bar

Un'altra misura molto dura è l'estensione del pass rafforzato a settori che fino ad oggi ne erano esclusi. Fino alla conclusione dello stato di emergenza, previsto al momento per il 31 marzo, potranno prendere il caffè o mangiare al bancone solo i vaccinati e i guariti: il decreto prevede infatti l'obbligo del super green pass anche per i servizi di «ristorazione al banco», mentre fino ad oggi bastava il pass base. Ma il pass rafforzato, a partire dal 30 dicembre, è esteso anche a musei e luoghi di cultura, a piscine, palestre e sport di squadra, ai centri benessere e ai centri termali, ai centri culturali, sociali e ricreativi, alle sale gioco, sale bingo e casinò. Non si potrà più entrare con il solo tampone. Per accedere a Rsa e hospice, invece, si dovrà aver fatto il booster oppure, se si hanno solo due dosi, bisognerà fare anche il tampone. E anche il Vaticano prova a blindarsi, mettendo l'obbligo del pass rafforzato per chi lavora nello Stato pontificio, per chi accede ai servizi e per i visitatori. Esclusi solo i fedeli che vanno a messa.

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