Piovono critiche dopo la decisione dell'Europarlamento di fermare la vendita di auto diesel e benzina dal 2035. Dall'Italia chi alza la voce è soprattutto il centrodestra, schierato in prima fila contro il provvedimento voluto dall'Unione Europea per ridurre le emissioni e cercare di contenere il cambiamento climatico.
Stop auto diesel e benzina, la reazione di Salvini
Lo stop alla vendita delle auto diesel e benzina dal 2035 deciso dalla Ue è «una follia assoluta. Un regalo alla Cina, un disastro per milioni di lavoratori italiani ed europei». Così Matteo Salvini, sui suoi canali social.
Una follia assoluta.
Un regalo alla Cina, un disastro per milioni di lavoratori italiani ed europei. pic.twitter.com/rs3OeLOBSS— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) June 8, 2022
Arrigoni (Lega): "Motori endotermici colpo mortale all'industria"
«Il via libera di oggi del Parlamento europeo alla proposta della Commissione UE di mettere al bando dal 2035 le auto a combustione interna in nome di una presunta sostenibilità è profondamente sbagliato, ideologico e mette a rischio imprese, lavoratori e famiglie.
Tajani: «Pd è contro i lavoratori»
«Noi avevamo proposto di modificare l'obiettivo del 100% di taglio di emissioni entro il 2035, inizio 2036. Questo per permettere all'industria di avere una fase di transizione che aiutasse la difesa dell'occupazione. Ci continueremo a battere, come Fi, perché si difenda l'industria dell'automotive e si impedisca di mettere in cassa integrazione e fa perdere il lavoro a centinaia di migliaia di lavoratori in Europa». Lo ha detto il vicepresidente del Ppe e coordinatore di Fi, Antonio Tajani, parlando ai cronisti. «Mi pare veramente singolare che la sinistra, il Pd, esultino per aver dato un colpo di questo tipo ai lavoratori», ha aggiunto Tajani. «Oggi abbiamo scoperto che la sinistra è il partito contro i lavoratori», ha ancora sottolineato l'eurodeputato, secondo il quale «l'ideologismo ambientalista non è utile all'ambiente. E Timmermans non può farsi la campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori».