Stipendi politici, dai deputati ai senatori e dal premier ai ministri: ecco quanto guadagna chi ricopre cariche istituzionali

Mattarella si taglia lo stipendio, ma quanto guadagnano i politici in Italia? Tutti i redditi del parlamento nel 2022
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Giovedì 3 Marzo 2022, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 09:40

Dai 14mila euro al mese dei senatori, ai 13mila dei consiglieri regionali fino all'indennità di 80mila annui del Presidente del Consiglio. Le cifre degli stipendi dei politici in Italia da tempo sono al centro del dibattito. E anche se oggi 3 marzo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha annunciato la richiesta al Mef di tagliare il proprio assegno personale di 60mila euro, quelli dei parlamentari italiani rimangono tra gli stipendi più alti d'Europa. Ecco a quanto ammontano i redditi delle più alte cariche dello stato.

Il Presidente della Repubblica 18mila euro al mese

Lo stipendio del Presidente della Repubblica è fissato per legge. Come tutti i dipendenti pubblici ha un tetto massimo di 240mila euro lordi annui che non può essere superato neanche con l'aggiunta di altre fonti di reddito, come pensioni, vitalizi e stipendi da terze parti.

Lo stipendio si traduce dunque in tredici mensilità da 18.400 euro lordi al mese (Non è prevista la quattordicesima). 

Nel suo secondo mandato l'attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiesto al Mef di ridurre il suo assegno personale: la cifra stabilita di 239.182 euro lordi sarà dunque ridotta a 179.835,84 euro, con un taglio di 60mila euro - quanto il presidente già percepisce come pensione per i suoi anni come professore universitario -. Inoltre il Presidente in base alle norme vigenti non percepisce il vitailzio da ex-parlamentare e ha riunciato all'adeguamento dell'assegno personale all'indice dei prezzi al consumo che avrebbe comportato un aumento di circa 16 mila euro.

I Presidente del Senato e della Camera guadagnano circa 16mila al mese

Il Presidente del Senato e quello della camera hanno entrambi uno stipendio di 196.992 euro, che corrispondono a un mensile di 16.416 euro (netti). La cifra si ottiene sommando l'indennità di ufficio di 4.223 euro (uguale per le due cariche) a quella di parlamentare (pari a 5.000 euro) con l'aggiunta della diaria mensile (3.503 euro) più il Rimborso spese di 3.690 euro. 

Nella sua ultima dichiarazione dei redditi pubblicata, quella del 2021 che si rifà al 2020 come periodo di imposta, l'attuale Presidente del Senato Elisabetta Casellati ha dichiarato un reddito imponibile pari a 255.970 euro.

Il della Camera Roberto Fico ha invece rinunciato all’indennità di ufficio di 4.223 euro. Inoltre come gli altri parlamentari del Movimento 5 Stelle sin dalla sua elezione ha tagliato una parte dell’indennità di parlamentare, “restituendo” a ottobre 2020 in totale 264.640 euro.

 

Mario Draghi ha rinunciato allo stipendio

Per legge il capo del governo italiano percepisce uno stipendio di circa 80mila euro netti annui, una "busta paga" da 6.700 euro al mese. Tuttavia se il presidente è anche parlamentare eletto può cumulare le due indennità raggiungendo uno stipendio globale pari a circa 230mila euro netti annui (ottenuti sommando gli 80mila euro netti per la carica di Presidente del Consiglio dei ministri e circa 150mila euro netti all’anno per la  carica di parlamentare). 

L'attuale presidente del Consiglio Mario Draghi ha rinunciato allo stipendio, firmando una dichiarazione pubblica in cui afferma di "non percepire alcun compenso di qualsiasi natura connesso all'assunzione della carica". Il suo reddito dichiarato nel 2020, relativo al periodo di imposta 2019, ammonta a quasi 600mila euro (581.665 euro per l'esattezza). Fra i beni immobili Draghi ha denunciato proprietà e comproprietà di una serie di fabbricati e terreni in Italia e di un edificio a Londra, mentre non risulta proprietario di nessuna autovettura, barca o aeromobile di proprietà.

Deputati e senatori

I deputati hanno diritto a un’indennità netta di 5.000 euro al mese più una diaria per lo spostamento a Roma di 3.503,11 e un rimborso per spese di mandato pari a 3.690 euro. Ad essi si aggiungono 1.200 euro annui di rimborsi telefonici e fino a 3.995,10 euro ogni tre mesi per i trasporti. In tutto lo stipendio mensile netto è di circa 13.971,35 netti mensili. 

I senatori invece ricevono un’indennità mensile lorda di 11.555 euro. Al netto la cifra è di 5.304,89 euro, più una diaria di 3.500 euro cui si aggiungono un rimborso per le spese di mandato pari a 4.180 euro e 1.650 euro al mese come rimborsi forfettari tra telefoni e trasporti. Lo stipendio mensile è dunque leggermente più alto di quello dei deputati, ed è pari a 14.634,89 euro. 

Uno studio inglese sugli stipendi dei parlamentari in Europa ha calcolato che il costo di un parlamentare italiano è di circa 120.500 sterline all’anno. Praticamente il doppio dei colleghi inglesi che percepiscono 66.000 sterline, molto di più di quelli dei politici tedeschi e francesi e addirittura sei volte tanto di quelli spagnoli.

I Ministri 

I ministri non eletti in parlamento guadagnano 8.863 euro lordi al mese: considerando le trattenute, siamo sui 4.500 euro netti (oltre ai rimborsi di varie voci di spesa). Per i ministri che sono anche parlamentari questa cifra si somma ai circa 5mila euro mensili di indennità. È stato invece abolito dal 2013 il doppio stipendio per i ministri parlamentari. 

Presidenti regionali guadagnano 13mila euro al mese

Gli stipendi dei presidenti delle Regioni sono fissati autonomamente dalla regione entro il tetto massimo di 13.800 euro lordi al mese (stabilito dalla Conferenza delle Regioni per le ragioni a statuto ordinario). Nel 2020 i governatori del Lazio Nicola Zingaretti, del Veneto Luca Zaia, della Puglia Michele Emiliano sono poco sotto il tetto di 13.800 euro lordi al mese. Giovanni Toti, governatore della Liguria prendeva 13.764 euro lordi. Il lombardo Attilio Fontana circa 13.245 euro lordi. Il campano Vincenzo De Luca è sui 10.240 euro mentre Stefano Bonaccini in Emilia-Romagna, guadagna 9.758 euro lordi. La Conferenza delle Regioni ha stabilito un tetto anche per le indennità dei consiglieri regionali: lo stipendio non può superare gli 11.100 euro.

Le dichiarazioni redditi 2022: dopo Berluschini il più ricco è Letta

Secondo le dichiarazioni dei redditi presentate nel 2022 (relative ai redditi 2021) in parlamento dopo Silvio Berlusconi è Enrico Letta del Partito Democratico a dichiarare il reddito più alto con 621.818 euro grazie agli incarichi accademici. Segue Matteo Renzi con 488.695 euro e il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a 127.057 euro. Nicola Fratoianni ha percepito 101.800 euro, mentre il “capitano” della Lega, Matteo Salvini ne dichiara 92.568 mila euro. Roberto Speranza ha invece un reddito di 89.631 euro. 

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