Sondaggi politici: centrodestra prima coalizione, M5S in crisi, Pd stabile. Alto il consenso di Conte

Sondaggi politici: centrodestra prima coalizione, M5S in crisi, Pd stabile. Sempre alto in consenso di Conte
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Domenica 3 Gennaio 2021, 11:30 - Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 00:27

Non è stato un anno come gli altri, il 2020 appena trascorso. Nemmeno dal punto di vista politico, nemmeno dal punto di vista del clima d'opinione. Sembrano passati ben più di dodici mesi dall'inizio dello scorso gennaio. Il centrodestra si affermava come la maggioranza nel Paese, e dopo aver conquistato l'Umbria dichiarava aperta ufficialmente la partita per la conquista della regione rossa per definizione, l'Emilia-Romagna: proprio per la carica simbolica data alla contesa, la successiva vittoria del centrosinistra ci porta a individuare il governatore Bonaccini come uno dei leader emergenti.


Sempre esattamente un anno fa, il governo giallorosso non viveva un inizio di mandato felice: sommerse dai voti leghisti alle regionali umbre nella prima prova di alleanza elettorale, le leadership di Pd e 5 Stelle sembravano indebolite.


La pandemia


Poi, con l'avvento della pandemia è cambiato tutto.

E anche l'Italia (o meglio, soprattutto l'Italia) ha scoperto la solidarietà nazionale: l'effetto rally round the flag, ovvero la tendenza dell'opinione pubblica a stringersi attorno all'esecutivo nei momenti di crisi, nel nostro Paese è stato più forte che altrove. Ne ha beneficiato il governo, e ne ha beneficiato soprattutto Giuseppe Conte, che nella fase più acuta della crisi ha goduto di consensi elevatissimi. Ma anche altre istituzioni fino a quel momento meno visibili, come le Regioni, con i governatori spinti da una inusuale centralità mediatica: Zaia, Bonaccini e De Luca sono oggi veri leader nazionali.


La partita tra Salvini e Meloni


Il centrodestra è ancora la prima coalizione, nonostante fare opposizione non sia facile in tempi di clima da unità nazionale. Forse per questo la Lega nel corso dell'anno è calata: a gennaio per la Supermedia di YouTrend per Agi era al 30,8%, oggi è al 23,7%. I voti persi da Salvini sono stati in parte recuperati da Fratelli d'Italia: il partito della Meloni è passato dal 10,7% di inizio anno al 16,2%, e punta a contendere la leadership del centrodestra al Carroccio.


In questo contesto di incertezza e mutamenti rapidi, le elezioni regionali posticipate all'autunno a causa della pandemia hanno premiato a sorpresa il centrosinistra: un pareggio che è sembrato una vittoria, grazie alle basse aspettative per i Dem, i quali temevano il cappotto e invece hanno vinto le partite decisive, Toscana e Puglia. A spingere i democratici, soprattutto, le performance dei presidenti uscenti, che hanno portato alla coalizione un valore aggiunto inusuale per le elezioni regionali, dove spesso i partiti contano più dei leader.

Se negli anni Novanta il peso politico e la trasversalità dei consensi dei primi cittadini avevano fatto invocare la nascita di un partito dei sindaci, questo è l'anno del partito dei governatori: non come forza politica nascente, ma come fenomeno fondato su una frequente convergenza trasversale degli amministratori regionali per tutelare gli interessi locali di fronte a un governo che ha dovuto centralizzare molte scelte.

M5S in crisi, Pd stabile


Anche tra i partiti di maggioranza è stato un anno complesso. Il MoVimento 5Stelle ha proseguito il proprio trend di discesa, accentuato da pessimi risultati alle regionali. Sarà difficile uscirne: la crisi di leadership è evidente, e l'anno in arrivo porta con sé sfide dalla portata simbolica enorme come le comunali a Roma e Torino. Il Pd, invece, rimane stabile ed esce semmai rafforzato dalle elezioni amministrative, che gli permettono di guardare alle Amministrative del prossimo anno con ottimismo.

Accanto ai Dem, una costellazione di piccole forze moderate e progressiste: negli ultimi anni si sono riaffacciati i Verdi, +Europa rimane stabile, Azione di Carlo Calenda cresce mentre Italia Viva è uscita sconfitta dal test delle regionali, mantenendosi però come forza parlamentare decisiva per la tenuta di un esecutivo non più stabile. L'alleanza di governo nasce da forze tra loro alternative, e non può che proseguire con difficoltà un percorso di equilibri instabili.


Il consenso di Conte


Il clima d'opinione di solidarietà verso le istituzioni ha aumentato il consenso verso l'esecutivo, garantendone la stabilità; oggi l'effetto rally round the flag non è svanito del tutto, il gradimento verso il governo e Conte rimane infatti più alto rispetto ai dati pre-covid, ma la fiducia negli ultimi mesi è calata, rendendo l'esecutivo più vulnerabile e attaccabile. Tuttavia, gli elettorati di 5Stelle e Pd rimangono graniticamente a sostegno del premier: difficile immaginare una crisi innescata da loro in futuro.


La lezione più importante del 2020, tuttavia, è proprio questa: la politica italiana è assolutamente imprevedibile, e il clima d'opinione oggi muta con una velocità a cui non eravamo abituati. Fare le previsioni, in un contesto simile, non è mai facile. Proprio per questo però è importante fermarsi ad analizzare i trend d'opinione che si sono susseguiti in un arco di tempo così breve: serve a vivere il futuro con maggiore consapevolezza, a comprenderne l'imprevedibilità.

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