Sondaggi politici, M5s secondo partito dietro FdI: superato il Pd. Lega ferma all'8.4%. l dati Supermedia Youtrend

Il trend vede una discesa del Pd dal mese prima delle elezioni e una contemporanea risalita del M5S, che scavalcano i dem al secondo posto

Sondaggi politici, M5s secondo partito dietro FdI: superato il Pd. Lega ferma all'8.4%. l dati Supermedia Youtrend
di Fausto Caruso
4 Minuti di Lettura
Venerdì 18 Novembre 2022, 11:17 - Ultimo aggiornamento: 17:07

Nelle preferenze politiche degli italiani si corre per il secondo posto. Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni continuano la loro crescita lenta ma stabile, mentre la lotta per la medaglia d’argento è serrata. La novità è che ora anche la supermedia Youtrend, che aggrega i risultati di tutti i sondaggi delle ultime due settimane, rileva il sorpasso del Movimento Cinque Stelle sul Partito Democratico

Sondaggi politici, troppi immigrati irregolari per la maggioranza degli italiani. E Meloni supera il 30%

Sondaggi politici

Alcuni singoli sondaggi avevano già rilevato il cambio in seconda piazza, ma la supermedia, aggregando tutte le rilevazioni riduce le distorsioni e fornisce un dato più solido. I grillini si attestano a un solido 17,4%, in crescita dello 0,8% rispetto a due settimane fa, mentre il partito di Enrico Letta si ferma al 16,8%, in calo dello 0,6%. Il sorpasso era nell’aria da tempo e c’era chi lo temeva già a sorpresa alle elezioni del 25 settembre, che hanno visto i dem al 19%, pochi decimi al di sopra del minimo storico del 2018.  Da lì un calo di oltre due punti, la stessa percentuale guadagnata dai rivali pentastellati che alle urne avevano preso il 15,4%. Osservando il grafico a linee, che mostra l’andamento dei sondaggi nel tempo, si nota che circa un mese prima delle elezioni la curva del Pd comincia a declinare con un calo che si fa più brusco all’indomani del voto, mentre nello stesso momento comincia la risalita del M5S. Questo fino al 17 novembre quando le due linee si incrociano. Una tendenza chiara dovuta prima alla campagna elettorale incerta del Pd, fatta più di attacchi agli avversari che di contenuti, e poi al clima di confusione attorno al congresso che dovrà incoronare il nuovo segretario. Al contrario i girllini, sotto la guida di Giuseppe Conte, fin dalla campagna elettorale hanno assunto posizioni chiare su salario minimo, difesa del reddito di cittadinanza e pacifismo, cosa che li ha portati a fare più presa sull’elettorato di centrosinistra che oscilla periodicamente tra i due partiti.

Il centrodestra

Poco movimento nella colazione di governo. FdI passa dal 28,7% di due settimane fa al 29,1%. La Lega è inchiodata all’8,4%, un dato non certo entusiasmante per Matteo Salvini e in leggero calo rispetto all’8,8% del voto che già era stato causa di più di un mugugno nella sede di via Bellerio. Si registra invece la leggera risalita di Forza Italia, che tocca di nuovo la soglia del 7% dopo essere andata pericolosamente vicina al 6% nelle scorse settimane a causa delle frasi di Berlusconi sull’Ucraina e dei tumulti nella formazione del governo. Se a questo aggiungiamo anche l’1,1% di Noi Moderati, la formazione di Maurizio Lupi, l’intero centrodestra è al 45,5%, in aumento dal 43,8% delle elezioni.

Per ora dunque la maggioranza non sembra risentire del calo dei consensi che interessa tutti i governanti, probabilmente anche grazie a prese di posizione forti in questo esordio di legislatura su temi identitari, come la lotta agli sbarchi clandestini, pensioni e flat tax.

Luigi Di Maio inviato Ue nel Golfo Persico? Il suo nome indicato da panel di esperti indipendenti

Per ora si tratta solo di rilevazioni e prima chi gli elettori siano chiamati di nuovo alle urne tutto potrebbe tornare in discussione, ma certamente Pd e Cinquestelle studiano i sondaggi in vista delle regionali di febbraio in Lazio e Lombardia per capire se ci sia la possibilità di contendere le due regioni al centrodestra. Visti i sondaggi l’unica soluzione sarebbe un’alleanza di campo largo che includa anche Azione-Iv (stabile al 7,8%). Le ultime notizie vedono però le opposizioni marciare divise su entrambi i fronti, ricetta che ad oggi può portare solo a una nuova sconfitta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA