Smart working, Brunetta: «È un lavoro a domicilio all'italiana, un abbaglio pensarlo per il futuro»

Smart working, Brunetta: «È un lavoro a domicilio all'italiana, un abbaglio pensarlo per il futuro»
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Mercoledì 8 Settembre 2021, 16:30 - Ultimo aggiornamento: 21:48

Renato Brunetta, ministro della Funzione pubblica, ha fatto il punto sulla situazione relativa allo smart working e sulla possibilità di estendere questa forma di telelavoro, introdotta con l'avvento del lockdown, nel futuro. Brunetta, intervenendo al question time della Camera, ha detto infatti che lo smart working «è un lavoro a domicilio all'italiana. Su Wikipedia in inglese si dice che è un lavoro self service, all'italiana, da casa. Pensare di proiettare questo tipo di organizzazione, nata nell'emergenza, nel futuro mi sembra un abbaglio».

Il lavoro smart, ricorda Brunetta, «è stata una risposta emergenziale al lockdown.

Si doveva tenere a casa i dipendenti pubblici, e lo si è fatto in questa modalità, o si potevano mettere in cig, come è stato fatto nel privato. Un'idea intelligente ma attenzione, perché questo tipo di lavoro, costruito dall'oggi al domani, è senza contratto: questi lavoratori non hanno un contratto, è senza obiettivi, non c'è stata nessuna riorganizzazione per obiettivi del loro lavoro, è senza tecnologia, è a domicilio con uso di smartphone e computerino in casa, è senza sicurezza, abbiamo visto caso del Lazio», sottolinea il ministro. A «un lavoro a domicilio senza futuro» Brunetta contrappone il Pnrr, la digitalizzazione e l'interoperabilità delle banche dati.

«Il futuro è in presenza»

«Il futuro è nel Pnrr, è nel +6% di crescita del Paese. E il Paese per crescere ha bisogno della P.a., di una Pubblica Amministrazione in presenza, di una p.A. regolata, garantita, in sicurezza, con un contratto», ha proseguito il ministro. «Il lavoro smart - ha anche detto - è stata la risposta all'emergenza. Si doveva tenere i dipendenti a casa e si è scelta questa soluzione, li si poteva mettere in cassa integrazione come nel privato e invece si è scelto questa modalità. Idea intelligente, ma il lavoro agile non ha garantito i servizi pubblici essenziali». Queste ultime osservazioni del ministro hanno determinato una vivace replica del deputato Sebastiano Cubeddu (M5S) lo scambio è poi proseguito nella replica del ministro all'onorevole Stefania Prestigiacomo. Il ministro, rivolto ai ai deputati del Movimento Cinque Stelle M5S ha detto: «i luddisti siete voi».

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La polemica col M5S

«Mi hanno dato del neoluddista». «I neoluddisti siete voi, cari amici 5 stelle». «Gli obsoleti e neoluddisti siete voi», ha detto Brunetta. «Ned Ludd non è mai esistito, era un mito che veniva perseguito dalle campagne inglesi da chi andava a rompere i telai meccanici, perché aveva paura che portassero via il lavoro», spiega il ministro. «Io ho cambiato i concorsi pubblici, li ho resi digitali, da 4 anni a 3 mesi«, sottolinea Brunetta. »Stiamo lavorando all'interoperabilità delle banche dati, stiamo lavorando al cloud, stiamo lavorando a una base informativa digitale per essere in sicurezza». «E voi volete proiettare un bricolage all'italiana nel futuro? Il futuro è dentro il pnrr, il futuro è in quel 6% di crescita del paese che ha bisogno della pubblica amministrazione in presenza, regolata, garantita, in sicurezza, con un contratto. Questo noi vogliamo».  

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