Respinta la mozione contro Zingaretti. Il governatore: «Serve intervento choc per l'economia, giù l'Irap per 3.543 aziende»

Mozione di sfiducia contro Zingaretti. Ma i numeri non ci sono
di Mauro Evangelisti
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Sabato 1 Dicembre 2018, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 13:54
Respinta la mozione di sfiducia a Nicola Zingaretti come era facilmente prevedibile all'inizio della seduta. In Aula presenti 48 consiglieri, voti favorevoli 22 e contrari 26. Oltre all'assenza di Ciacciarelli (Forza Italia), l'opposizione ha pagato l'assenza di Cavallari e Pirozzi (che ha partecipato al dibattito ma era poi atteso a un impegno in Puglia) e la defezione della consigliera Cartaginese di Forza Italia che come ha annunciato ha votato contro. Compatto il centrosinistra. «Serve intervento choc per l'economia, giù l'Irap per 3.543 aziende», ha detto il governatore dopo il voto.

Zingaretti: «La cosa peggiore per i cittadini del Lazio che poteva succedere oggi era la conclusione della legislatura. Siamo con il paese a crescita zero, ma noi vogliamo andare avanti con determinazione. La mozione era un atto legittimo, ma un rischio serio per questa comunità. Si offende consiglio stesso quando si dipinge questa istituzione come ferma e immobilizzata. Pensiamo solo all'esito dell'ultimo tavolo della salute chiuso con un esito positivo. Ora possiamo aprire cantieri per un miliardo di euro solo sull'edilizia sanitaria. Oggi possiamo parlare di 8.000 assunzioni nel quinquennio della Regione». 
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