Nel segno di David Sassoli il Parlamento Ue si avvia a grandi passi verso l'intesa su Roberta Metsola come nuova presidente, scegliendo così la stabilità della maggioranza Ursula. L'accordo tra socialdemocratici, popolari e liberali è arrivato proprio mentre l'Aula si riempiva di personalità europee per la cerimonia di commemorazione di David Sassoli. Un omaggio commosso, nel quale il segretario del Pd Enrico Letta ha sottolineato la «grande eredità» lasciata dall'ex presidente dell'Europarlamento, quella di un'Europa «fatta di anime, cuori, abbracci, sorrisi e non solo di direttive, istituzioni, acronimi».
Letta ricorda David Sassoli: «Sapeva guardare alla sostanza delle cose»
Macron
Una fotografia dell'ex volto del Tg1 ha campeggiato fino a tarda sera all'ingresso dell'emiciclo a Strasburgo.
Il discorso di Enrico Letta
E, al termine della cerimonia, Letta e il coordinatore di Fi Antonio Tajani si sono intrattenuti in un breve colloquio che potrebbe aver avuto il Colle come tema cardine. Il leader del Pd ha inserito la questione quirinalizia direttamente nel suo intervento, rivelando come, un mese fa, avesse sondato la disponibilità di Sassoli. «Io registrai il suo sorriso e una frase che tengo nel mio cuore», ha raccontato Letta, sottolineando subito dopo: «La lezione è che la politica deve sapere guardare oltre: oltre l'apparenza e l'immediatezza. E fare scelte coraggiose. Perché quella scelta che appare ovvia ai più, oggi che David non c'è più, ieri non lo appariva ma ora è tardi». E quell'unità che Letta ha chiesto alla politica italiana nel segno di Sassoli potrebbe portare ad una rapida elezione di Metsola alla guida dell'Assemblea. «Abbiamo raggiunto un accordo con i gruppi Ppe e Renew per garantire una maggioranza stabile fino alle elezioni del 2024», ha annunciato nel pomeriggio S&D, che potrebbe ottenere 5 vice presidenze e un cambio alla segreteria generale del Pe (nelle mani del popolare Klaus Welle) come corollario. I frondisti interni a S&D e ai liberali, contro Metsola per alcune sue posizioni considerate ultra-conservatrici, come sull'aborto - sembrano così essere stati disarmati da un documento programmatico che la maggioranza stilerà per circoscrivere l'azione della maltese su alcune priorità: dallo stato di diritto alle regole fiscali, dalla dimensione sociale dell'Ue ai diritti delle donne. Anche il quadro delle vicepresidenze sembra delinearsi per i grandi gruppi (il Ppe corre verso tre posti, come Renew) mentre in bilico la conferma di Fabio Massimo Castaldo del M5S e l'ingresso del lettone Robert Zile, dei Conservatori e Riformisti. A correre contro Metsola saranno la svedese dei Verdi Alice Bah Kuhnke (considerata la vera outsider), il polacco Kosma Zlotowski per Ecr e la spagnola Sira Rego per la sinistra. Ma il pericolo 'franchi tiratorì, per Metsola, sembra ormai scampato.