Sardine, Santori: «Il Pd è il partito più vicino
Resteremo un movimento, siamo la lobby
che spinge per avere la buona politica»

Mattia Santori, leader delle Sardine
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Sabato 8 Febbraio 2020, 20:55
«Il Pd è il partito meno lontano da noi, quello che a tratti ci ha ascoltato di più, anche se ha tante sfaccettature. Dalle altre parti abbiamo ricevuto più attacchi che sostegno». Così il portavoce delle Sardine, Mattia Santori, a Milano per il primo incontro territoriale verso il congresso. Agli attivisti Santori ha detto che non si può proseguire solo andando contro Salvini e poi ha spiegato: «Abbiamo temi importanti nella nostra carta d'identità, Sud, Decreti sicurezza e sostenibilità della democrazia. Da Scampia se ne aggiungeranno altri».

«Le Sardine diventeranno un partito? Non credo, non è il nostro obiettivo. È molto difficile dialogare con la politica non avendo lo stesso peso specifico perché noi non facciamo cadere i governi e non portiamo voti a nessuno, checché ne dicano. Siamo un pò mutilati da questo punto di vista, ma abbiamo il peso dato dall'impatto mediatico, dagli attacchi che subiamo, dalle paure che scateniamo in tante forze politiche che si sentono minacciate, e lo sfruttiamo», ha aggiunto Santori dopo un incontro con i rappresentanti lombardi del movimento. E ancora: «Stiamo girando i territori fisicamente e virtualmente per raccontare quello su cui stiamo lavorando, perché ci rendiamo conto che è mancata la condivisione di scelte, idee e processi. Cosa faremo in futuro? È difficile ascoltare e sintetizzare le istanze e le speranze dei territori, facciamo quello che dovrebbero fare tutti i politici: avere 8mila antenne e, anziché metterci la personalizzazione, portare a fattore comunque quello che emerge dai terrori. Più si ascolta e meno si sbaglia».

Il portavoce delle Sardine ha spiegato poi che nel percorso verso il congresso di Scampia «è più corretto parlare di organizzazione che di istituzionalizzazione.
Dai territori ci viene chiesto di avere un coordinamento più efficace, che adesso non c'è. Siamo indietro sotto il profilo di organizzazione e comunicazione. Lavoriamo su quello». 


Santori ha poi escluso di nuovo che le Sardine si possano trasformare in partito: «La richiesta dal basso, confermata anche oggi, è che è meglio essere una lobby della buona politica che confondersi con i partiti. Ha funzionato molto nel momento del coinvolgimento delle persone, crediamo che possa funzionare anche al momento della presentazione delle istanze, è una sfida sicuramente più difficile. Quali sono le nostre istanze? È veramente tanto presto per parlare delle istanze, potrei rispondere forse fra quattro settimane - ha replicato Santori dopo l'incontro con i rappresentanti lombardi delle Sardine al centro sociale Cantiere, a cui seguiranno altri anche a Torino, Napoli e Lecce - l'idea è trovare il modo migliore per dare anche una rappresentanza politica a tante persone che hanno creduto e credono che le Sardine possano avere un'influenza sulla politica».

 
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