Prof anti-sardine a Fiorenzuola: renderò vostra vita un inferno, poi si scusa. Interviene Fioramonti

Il prof che vuole bocciare gli studenti "sardine": «Renderò la vostra vita un inferno»
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Sabato 23 Novembre 2019, 12:14 - Ultimo aggiornamento: 21:21

Dopo aver conquistato la ribalta, causando anche l'intervento del ministro Fioramonti, ha chiesto scusa il professore che aveva  annunciato di essere pronto a bocciare i suoi studenti che, domenica 24, parteciperanno alla manifestazione organizzata dalle sardine a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza).

Giancarlo Talamini Bisi aveva scritto su Facebook: «Se becco qualcuno di voi, da martedì cambiate aria, nelle mie materie renderò la vostra vita un inferno, vedrete il 6 col binocolo e passerete la prossima estate sui libri. Di idioti in classe non ne voglio». Il post del professore è immediatamente diventato virale a ha suscitato l'indignazione di politici e comuni utenti dei social. 

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Attraverso il suo profilo Facebook - adesso non più visibile -  Giancarlo Talamini Bisi ha spiegato di voler andare in piazza domenica a Fiorenzuola proprio per "beccare" qualcuno dei suoi studenti. L'uomo ha anche un blog, sul quale esprime senza mezze misure le sue opinioni politiche. «Sono razzista» è il titolo di uno dei post nella sezione "pensieri" del blog, infarcito di contenuti inneggianti all'estrema destra e al fascismo.



In serata la marcia indietro«Mi scuso pubblicamente con tutti gli studenti, genitori, colleghi e dirigenti. Non era certo nelle mie intenzioni mettere in difficoltà attraverso il mio scritto. Chi mi ha conosciuto sa che non sarei mai e poi mai in grado di compiere azioni del genere». Attraverso una mail recapitata a diversi giornali e quotidiani online, il professore Talamini Bisi si è rimangiato le minacce espresse in mattinata. 


La vicenda nel frattempo aveva scatenato l'indignazione di Anna Ascani, viceministro dell'Istruzione, che sui social ha scritto: «In molti stamattina mi hanno segnalato il gravissimo comportamento di Giancarlo Talamini Bisi. Un insegnante che offende e promette di penalizzare gli studenti solo perché vorrebbero partecipare alle manifestazioni delle sardine, usando turpiloquio e minacce non troppo velate. Non è un comportamento tollerabile. Mi attiverò affinché si prendano provvedimenti. Nessuno può essere discriminato per le proprie idee, tantomeno nella scuola».



Poi è stata la volta del ministro Fioramonti. «A tutela dei diritti degli studenti e della stessa scuola ho attivato gli uffici del Miur per verificare i fatti e procedere con provvedimento immediato alla sospensione». Lo ha scritto su Facebook il ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti: «Educare al rispetto dei principi della Costituzione - ha aggiunto il ministro Fioramonti - è uno dei fondamenti dell'istituzione scolastica, tra questi vi sono certamente il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero ed a partecipare alla vita pubblica secondo i modi garantiti dalla Costituzione stessa. La scuola è inclusiva e, per definizione, deve educare al pensiero critico e indipendente. Anche il corpo docente, nell'esercitare la sua importantissima funzione, deve attenersi a questi principi, trasferendoli agli studenti, per non venir meno ai suoi doveri. Non sono perciò assolutamente ammissibili condotte lesive di tali valori, o che addirittura mettano a rischio la fiducia della comunità scolastica».

L'istituto superiore di Fiorenzuola d'Arda aveva intanto preso le distanze dall'insegnante. La dirigenza dell'istituto, si legge in una nota, «preso atto della notizia che si sta diffondendo sui social riguardo le affermazioni di un proprio docente, comunica di aver già informato del fatto gli organi superiori dell'amministrazione scolastica al fine di adottare le misure opportune. Si sottolinea l'estraneità della scuola dalle affermazioni del docente in questione». 


Sottosegretario Azzolina
«Violenza verbale, intolleranza, minacce non possono e non debbono appartenere a chi svolge la professione docente. Va contro ogni etica dell'insegnamento. Le migliaia di giovani in piazza ci chiedono esattamente l'opposto: ascolto, tolleranza, inclusione, competenza ed un linguaggio non ispirato all'odio sociale. Abbiamo il dovere di accogliere il loro appello. Ci segnalano il caso di questo insegnante che avrebbe minacciato i suoi alunni di bocciatura in caso di partecipazione alle proteste delle sardine. Se l'episodio fosse confermato sarebbe gravissimo. Chiederemo un approfondimento». Lo scrive su Facebook il sottosegretario all'Istruzione Lucia Azzolina. «Intanto domando a Salvini: non era lui che diceva che i docenti non devono fare "politica" in classe? Cosa dice, oggi, davanti a questo caso?», chiede Azzolina.

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