«Stiamo avviando una seconda fase, ma le piazze non le abbandoniamo. Anzi, dal 10 al 20 febbraio toccheremo tantissime città e faremo grandi manifestazioni», questo l’annuncio di re sardina Mattia Santori. E il format sarà questo nei prossimi giorni: ovunque Salvini farà una manifestazione, e ne ha decise una decina, ci sarà la contropiazza (il 16 a Roma per esempio) delle Sardine.
Come se fossimo ancora alla vigilia del voto in Emilia Romagna ma bisognerebbe spiegare invece a Sardine e Salvini che mancano più di tre mesi al prossimo appuntamento elettorale e occupare le piazze adesso forse è un modo per scaldarsi. Non sarebbe meglio per tutti, anche per il capo della Lega, invece di marciare e di comiziare fermarsi almeno per un po’ a riflettere per poi ripartire con o senza le Sardine?
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