Salvini: «Commissione Ue vecchia e delegittimata, non può imporre sanzioni». Opposizioni all'attacco

Pierre Moscovici con Jean-Claude Juncker
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Mercoledì 12 Giugno 2019, 18:38
La «vecchia e delegittimata» Commissione europea «non può imporre sanzioni» all'Italia. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini nel corso di una diretta Facebook parlando di quanto emerso oggi nel corso del vertice sui temi economici. «Oggi ci siamo trovati dicendo che una Commissione uscente, vecchia, delegittimata dal voto di milioni di europei la settimana scorsa - ha sottolineato il ministro - non può prendere decisioni o imporre scelte o sanzioni a governi e popoli». La Commissione Ue, ha osservato il leader della Lega «non può imporre scelte o sanzioni a governi e popoli che rappresentano milioni di cittadini e vogliono semplicemente fare quel che è giusto» cioè «tagliare le tasse a imprenditori, lavoratori e famiglie». È un «sacrosanto diritto di un governo», ha concluso Salvini, che «senza voler disubbidire a tutti i costi» vuole dialogare con l'Europa «da pari a pari e con pari dignità».
Le difficioltà del governo nella difficile partita con Bruxelles danno spazio agli attacchi delle opposizioni, a partire dal Pd: «C'è spazio per l'Italia sulla procedura di infrazione? Penso di sì, dipende da quale dei tre governi che attualmente gestiscono il nostro paese avrà la meglio», ha detto l'ex premier Paolo Gentiloni a Radio24, con una battuita velenosa. «C'è il governo del ministro dell'Economia - ha spiegato -  il governo del ministro dell'Interno e quello del ministro del Lavoro. Hanno tre linee diverse, purtroppo anche spesso confliggenti, non credo che ne caviamo molto. Finora i governi erano due - ha aggiunto l'ex presidente del Consiglio - adesso sembra essercene anche un terzo, perché mi pare che il ministero dell'Economia, con il sostegno, o almeno l'avallo, di palazzo Chigi, si sia reso conto della gravità della situazione».
All'attacco acnhe Forza Italia: «Il governo del cambiamento che doveva cambiare anche l'Europa - è la tesi di Anna Maria Bernini, presidente dei senatori azzurri -  un cambiamento in effetti l'ha ottenuto: l'isolamento totale, visto che ieri al Comitato economico e finanziario non si è levata una sola voce contraria alla procedura d'infrazione». 
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