Camilleri, l'omaggio di Salvini irrita i social. Un mese fa l'attacco: «Scrivi che ti passa»

Camilleri, l'omaggio di Salvini irrita i social. Un mese fa l'attacco: «Scrivi che ti passa»
di Mario Ajello
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Mercoledì 17 Luglio 2019, 13:36

Matteo Salvini finisce nella bufera sui social per un tweet di cordoglio per la morte di Andrea Camilleri, definito dal vicepremier come un «narratore instancabile della Sicilia». A scatenare le critiche di molti utenti, il fresco ricordo del botta e risposta di giugno tra i due, scattato per una frase di Camilleri che aveva criticato il comizio con rosario del ministro: «Non credo in Dio - aveva detto - ma vedere Salvini impugnare il rosario dà un senso di vomito». 

Immediata e secca era arrivata la replica del ministro su Facebook: «Scrivi che ti passa». Il battibecco a distanza fra i due aveva scatenato le reazioni piccate dei sostenitori di Salvini, che da allora avevano iniziato a commentare sui social le notizie sullo scrittore con dure invettive e parecchi insulti.
Gli scontri verbali tra i due si sono consumati anche in passato. Nel luglio del 2018 lo scrittore aveva definito Salvini come un «marziano che pronuncia parole mafiose» spiegando che «intorno alle posizioni estremiste di Salvini avverto lo stesso consenso che a dodici anni, nel 1937, sentivo intorno a Mussolini». In un'altra intervista, di marzo, Camilleri aveva affermato: «Salvini sarebbe stato un meraviglioso federale di Mussolini».

Ora il tweet di ricordo dello scrittore ha riacceso le polemiche e molti utenti hanno definito Salvini come un «provocatore» e un «ipocrita». «Non hai avuto rispetto di lui da vivo dovresti solo vergognarti di onorarlo da morto!!!», «Se c'era una volta, nella vita che potevi non scrivere niente e stare zitto, era in questa occasione», «come telegramma può andare. Ma a volte il silenzio è d'oro», sono solo alcuni dei commenti comparsi sotto il tweet del ministro.
 


 
Ma non tutti scrivono per contestarlo. Fra gli utenti c'è infatti anche chi apprezza il gesto: «Fu un suo tenace oppositore - scrive ad esempio Francesco - e il fatto che Salvini ugualmente lo ricordi dimostra che la Cultura può superare ogni barriera eretta dalla Politica».
 

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