Salvini contro gli autovelox: «Spesso usati solo per fare cassa, bisogna cambiare»

Questi strumenti, nati per garantire la sicurezza sulle strade, garantiscono oggi forti introiti alle casse comunali: 46,9 milioni nel 2021

Salvini contro gli autovelox: «Spesso usati solo per fare cassa, bisogna cambiare»
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Giovedì 20 Aprile 2023, 12:43 - Ultimo aggiornamento: 13:22

Tutti contro gli autovelox, almeno quelli usati prevalentemente dalle amministrazioni locali per fare cassa. Un ulteriore altolà arriva dal vicepremier e ministro ai Trasporti Matteo Salvini al quale si aggiungono i consumatori e Simone Baldelli che negli anni di attività parlamentare come presidente della commissione consumatori ne ha fatto una battaglia. Il punto è che questi strumenti, nati per garantire la sicurezza sulle strade, garantiscono oggi forti introiti alle casse comunali: 46,9 milioni nel 2021. Con casi limite di un piccolo comune che con l' autovelox ha fatto multe per un totale di 1.533 euro a cittadino. Salvini durante il question time alla Camera esordisce: «Condivido la necessità della regolamentazione sulla collocazione degli autovelox, per evitare gli usi impropri, visto che in alcuni casi vengono usati solo per fare cassa. E lo dico forte della lotta per la sicurezza sulle strade». «Bisogna trovare il modo - aggiunge - di avere bilanci più sani senza pesare sulle tasche degli automobilisti e motociclisti».

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Il nuovo codice della strada

Poi il ministro ricorda che è al lavoro per realizzare il nuovo codice della strada che anche su questo interverrà. «Il decreto interministeriale - dice Salvini - lo scorso ottobre è stato esaminato dalla Stato-Regioni e ora i tecnici del ministero delle infrastrutture e dell'interno stanno valutando gli adeguamenti alle richieste che arrivano dai comuni».

Plaude Andrea Caroppo di FI che evidenzia come in Italia si registri «il numero maggiore di autovelox: il doppio della Germania e il triplo della Francia». Bene anche per le associazioni dei consumatori: «La velocità eccessiva continua a produrre morti e feriti sulle nostre strade, e in tal senso gli autovelox, se installati correttamente e nel rispetto delle leggi, possono contribuire a salvare vite umane. - afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - Troppo spesso però il loro utilizzo non ha niente a che vedere con la sicurezza stradale».

I numeri

L'associazione ricorda i dati: «Solo nel 2021, gli autovelox, nelle principali 21 città italiane, hanno generato incassi per 46,9 milioni di euro. Il record spetta a Milano che ha elevato sanzioni per 12,9 milioni di euro, seguita da Genova (6,2 milioni di euro) e Torino (5 milioni). Non mancano poi casi paradossali come un piccolo comune delle Dolomiti, Colle Santa Lucia (Bl), che ha incassato grazie all' autovelox oltre 552mila euro in un anno, nonostante conti meno di 360 abitanti. Massimiliano Dona, presidente di Unc ricorda le proposte già inoltrate. Tra queste: »Sugli autovelox fissi chiediamo da anni che siano i Prefetti a fissare i limiti di velocità« e basta con »la postazione di controllo, troppo spesso piazzata in modo nascosto subito dopo una curva e non correttamente segnalato e visibile come prevede il Cds«. Chiosa Baldelli: »Il Governo regoli al più presto gli autovelox senza subire veti».

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