Salmo: «Se simpatizzate per Salvini non ascoltate rap». Il vicepremier: «Apri la mente»

Salmo: «Se simpatizzate per Salvini non ascoltate rap». Il vicepremier: «Apri la mente»
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Venerdì 9 Novembre 2018, 16:26 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 15:38

«Mamma mia che tristezza, apri la mente, fratello!»: con un tweet il ministro dell'interno Matteo Salvini risponde al rapper Salmo, che intervistato da Rolling Stone ha detto: «Se state con Salvini STRAPPATE le mie magliette e BRUCIATE i miei CD». «Come puoi fare rap nel 2018 e non guardarti intorno? - riflette l'artista di Olbia a colloquio in occasione dell'uscita del suo album 'Playlist' - Prima di tutto i ragazzini devono capire, perché sono malleabili e spesso confusi, vedono Salvini e pensano sia un mito perché è un personaggiO. Io non voglio prendere posizione politica ma questa cosa non la tollero: se sono simpatizzanti di quel filone di pensiero ignorante, non devono ascoltare rap, che è prima di tutto black culture, piuttosto ascoltino i dischi degli skinheads».

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Dalla società fino alla depressione, Salmo mette a nudo i nervi scoperti del presente e della sua vita nel suo quinto album, personale fin dal luogo in cui è stato registrato per la gran parte, il Red Bull Music Studio installato a casa sua.
Questo si riflette nel tono dei brani, specie l'epilogo 'Lunedì', il primo ad essere stato realizzato:
«Ho detto molti fatti miei - racconta Salmo - Fare rap vuol dire rappresentare, se stessi e il mondo. Nel disco si capisce che ho avuto problemi, con la popolarità, la droga, l'amore e la depressione: per me era doveroso buttare tutto dentro. Cadere nella depressione succede a tutti. Io mi ritengo fortunato perché scrivo, il che è terapeutico: dopo "Lunedì" mi sono sentito rinato. Ma è doveroso anche nei confronti delle tante persone che ci sono passate e si riconoscono. Secondo me dovrebbero farlo tutti i rapper, non solo parlare di catene ma mettersi a nudo, dire la propria idea».
 
 

Questo significa anche entrare a gamba tesa sul presente con spietata onestà, come nel singolo '90min'. Una crudele analisi sociale torna tra le righe di 'Stai zittò con Fabri Fibra e nella satira sul materialismo di 'Ricchi e mortì e 'Dispovery Channel' con Nitro: «Questa ondata di rap e consumismo mi fa vomitare: a tutti piacciono le belle cose, ma questo approccio esagerato si riversa sui ragazzini, che magari ai genitori chiedono le Balenciaga anziché il motorino. E così nessuno esce di casa, come nel fenomeno hikikomori in Giappone da cui viene l'ispirazione di 'Ho paura di uscirè: è in quel posto sicuro che nasce l'haterismo».
 

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