Sala: «Non sento Di Maio da settimane. Sono aperto al confronto con Calenda e Renzi»

Il sindaco di Milano commenta le scelte dei partiti nella campagna elettorale

Il Sindaco di Milano Giuseppe Sala all'inaugurazione della fan zone azzurra per EuroBasket 2022
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Giovedì 1 Settembre 2022, 19:24

«Non sento di Maio da settimane». Partono oggi gli Europei di basket 2022, che vedono Milano tra le sedi designate per ospitare la manifestazione, ma l'inaugurazione della fan zone azzurra nel capoluogo lombardo è diventata l'occasione per il sindaco Giuseppe Sala di commentare la campagna elettorale in corso. Il primo cittadino, che nei giorni della scissione di Luigi di Maio dal Movimento Cinque Stelle era stato accostato al nascente Impegno Civico, afferma di non aver più sentito il ministro degli Esteri dopo il crollo del governo.

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L'invito di Renzi

Domani saranno invece a Milano Carlo Calenda e Matteo Renzi per il lancio della campagna elettorale del Terzo Polo. Il leader di Italia Viva tornerà anche il prossimo 6 settembre al Teatro Parenti e ha invitato il sindaco a presenziare. «Probabilmente ci andrò», ha dichiarato Sala, dicendosi sempre disponibile alle occasioni di confronto. «Nel mio ruolo di sindaco credo che io debba essere pronto al dialogo con tutti. Recentemente sono stato anche alla conferenza programmatica di Fratelli d'Italia, nonostante la mia appartenenza politica sia indiscussa», ha precisato il sindaco che pur non avendo attualmente tessere di partito è stato rieletto nel 2020 tra le fila del Pd.

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Sala e le scelte del PD

Un Pd di cui Sala ha criticato la decisione di non candidare alle prossime elezioni politiche l'assessore alla Casa del Comune di Milano Pierfrancesco Maran. Una scelta che a suo dire non rispetta la necessità di valorizzare il legame degli esponenti politici col territorio. Il contrario di quanto avvenuto con Silvia Roggiani, capo dei volontari dem in questa campagna elettorale definita «il cuore del PD milanese», candidata alla Camera nel collegio Lombardia 1.

Il sindaco ha infine colto l'occasione per chiedere al governo di accelerare nella scelta dell'Amministratore Delegato della Fondazione Milano-Cortina che dovrà gestire l'organizzazione delle Olimpiadi invernali 2026, un'occasione di grande visibilità per la città e per l'Italia nel suo insieme. «Non capisco perché si debba aspettare - ha dichiarato - ma serve anche il nome giusto».

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