Giro di vite dell'Europa sui rifiuti: ieri la Commissione ha presentato una nuova proposta legislativa per introdurre norme più rigide per il contrasto dell'esportazione degli scarti fuori dal continente e, al tempo stesso, promuovere l'economia circolare. «Se ci aspettiamo dai nostri partner politiche climatiche più ambiziose, dovremmo smettere di essere noi stessi a esportare l'inquinamento», ha detto il commissario all'Ambiente Virginijus Sinkeviius, presentando «il tentativo legislativo più ambizioso al mondo per affrontare il problema». Le spedizioni di rifiuti verso i Paesi non appartenenti all'Ocse saranno limitate e autorizzate soltanto se gli Stati non-Ue si dimostreranno, alla luce di una valutazione indipendente, in grado di gestirli in modo sostenibile. Anche i trasferimenti verso i Paesi più industrializzati e sviluppati potranno essere sospesi se generano gravi problemi ambientali o alla salute umana nei luoghi di destinazione.
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La proposta
La proposta ha anche una dimensione interna collegata al Green Deal, come ha spiegato il vicepresidente Frans Timmermans: i rifiuti potranno continuare a circolare fra gli Stati membri, ma «le nuove norme promuoveranno l'economia circolare».