Terrore a 5 stelle. Gli onorevoli ex anti casta temono fortemente il taglio del numero dei parlamentari che il referendum voluto dal loro partito si accinge a decretare: che beffa!, che noia!, che tragedia! dover mollare il posto e probabilmente - tranne che per i fedelissimi di Di Maio e i protetti di Grillo - non vederlo più nella prossima legislatura. E speriamo che questa duri all’infinito, ecco la speranza degli ex anti casta. Gente come le varie ex ministre - esempio Barbara Lezzi e Giulia Grillo - finite nel cono d’ombra e furibonde con i vertici stellati per aver perduto la carica ministeriale senza risarcimenti a parte lo stanno da parlamentari temono a ragione di non venire ripresentate quando i posti da onorevole saranno di meno. Con pochi scranni da assicurare, e tanti aspiranti in prima linea, la sorte dei parlamentari di prima nomina è segnata: sono vittime predestinate. Anche perché salterà nei 5 stelle il divieto del terzo mandato e i big potranno ripresentarsi e dettare ancora il gioco.
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Referendum, i peones grillini e l’incubo del taglio dei parlamentari
di Mario Ajello
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Lunedì 17 Agosto 2020, 12:54 - Ultimo aggiornamento: 13:24
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