Quota 100, il governo apre a sconti per le donne con figli

Quota 100, il governo apre a sconti per le donne con figli
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Martedì 26 Febbraio 2019, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 21:52
Il governo sta valutando una soluzione per riconoscere alle donne un bonus contributivo pensionistico per ogni figlio. La novità è emersa ieri nell'incontro che il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, ha tenuto con i sindacati. Allo studio dell'esecutivo ci sarebbe la possibilità di presentare un emendamento al decretone che contiene anche Quota 100 in questo senso. Si tratterebbe in pratica, dello sconto di un anno di contributi necessari al pensionamento per ogni figlio. PEr una donna con due figli, per esempio, la quota scenderebbe da 100 a 98, bastando 36 anni di contribuzione. «Certo», ha spiegato Durigon, «l'ipotesi ha un suo costo, 500 milioni all'anno per ogni figlio». Il sottosegretario ha anche stimato il costo di una eventuale soppressione delle finestre per i lavoratori gravosi come chiesto da Cgil, Cisl e Uil. Per permettere lo scivolo anticipato in questo caso, ha detto Durigon, sarebbe necessario uno stanziamento «di 30 milioni all'anno per le finestre». All'incontro hanno preso parte i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, assieme ai rappresentanti di Ugl, Uil Pensionati, Cisal e Fesica Confsal. In apertura di riunione, Durigon ha posto in evidenza i risultati ottenuti dal governo, che ha inserito in Legge di bilancio 22 miliardi di euro per la copertura alla Quota 100, un provvedimento che riguarderà circa un milione di beneficiari. La bontà della scelta, ha spiegato il sottosegretario, «è già stata sancita dalle prime richieste di pensionamento giunte, cifre che testimoniano sia quanto il tema fosse sentito, sia quanto il provvedimento ne abbia intercettate le esigenze».

IL DIALOGO
«In tutti gli interventi svolti dai rappresentati sindacali - sottolinea il ministero del lavoro - è emerso l'apprezzamento per il segnale di sensibilità dato dal governo con la convocazione del tavolo cui le organizzazioni sindacali hanno detto di guardare con molta attenzione». Numerosi gli argomenti di cui si è richiesta l'introduzione in agenda: dal diritto per le giovani generazioni a una pensione dignitosa alla separazione della previdenza dall'assistenza; dalla revisione dell'Ape sociale alla pensione delle donne lavoratrici; dalla questione degli esodati alla rimozione del blocco delle assunzioni nella Pubblica amministrazione. Una volta elencati i temi d'interesse, i rappresentanti del sindacato hanno chiesto al sottosegretario Durigon di definire un calendario d'incontri per verificare quali e quanti spazi di modifica ci potranno essere rispetto all'impianto attuale del provvedimento. Nella sua replica, Durigon si è soffermato su ciascuno degli spunti emersi nel corso dei lavori. Sulla questione Ape Sociale, per esempio, ha dichiarato la disponibilità a valutare la fattibilità tecnico-economica per un emendamento che riveda i criteri e possa ampliare la platea dei beneficiari. Durigon ha anche ricordato l'impegno assunto dal governo per il rifinanziamento dell'Opzione Donna che riceverà 250 milioni di euro il primo anno, 395 il secondo e 297 il terzo. Su «Quota 41», che consentirebbe di abbassare il requisito anagrafico della Quota 100 il sottosegretario ha affermato che resta uno degli obiettivi del governo e che, dunque, non è stata affatto accantonata. Al termine dell'incontro, che si è svolto Durigon ha garantito la disponibilità a discutere «su temi e problemi di cui il governo ha ben presente la rilevanza», nel corso di nuovi futuri incontri con le organizzazioni sindacali.
R. Ec.
 
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