IL DIALOGO
«In tutti gli interventi svolti dai rappresentati sindacali - sottolinea il ministero del lavoro - è emerso l'apprezzamento per il segnale di sensibilità dato dal governo con la convocazione del tavolo cui le organizzazioni sindacali hanno detto di guardare con molta attenzione». Numerosi gli argomenti di cui si è richiesta l'introduzione in agenda: dal diritto per le giovani generazioni a una pensione dignitosa alla separazione della previdenza dall'assistenza; dalla revisione dell'Ape sociale alla pensione delle donne lavoratrici; dalla questione degli esodati alla rimozione del blocco delle assunzioni nella Pubblica amministrazione. Una volta elencati i temi d'interesse, i rappresentanti del sindacato hanno chiesto al sottosegretario Durigon di definire un calendario d'incontri per verificare quali e quanti spazi di modifica ci potranno essere rispetto all'impianto attuale del provvedimento. Nella sua replica, Durigon si è soffermato su ciascuno degli spunti emersi nel corso dei lavori. Sulla questione Ape Sociale, per esempio, ha dichiarato la disponibilità a valutare la fattibilità tecnico-economica per un emendamento che riveda i criteri e possa ampliare la platea dei beneficiari. Durigon ha anche ricordato l'impegno assunto dal governo per il rifinanziamento dell'Opzione Donna che riceverà 250 milioni di euro il primo anno, 395 il secondo e 297 il terzo. Su «Quota 41», che consentirebbe di abbassare il requisito anagrafico della Quota 100 il sottosegretario ha affermato che resta uno degli obiettivi del governo e che, dunque, non è stata affatto accantonata. Al termine dell'incontro, che si è svolto Durigon ha garantito la disponibilità a discutere «su temi e problemi di cui il governo ha ben presente la rilevanza», nel corso di nuovi futuri incontri con le organizzazioni sindacali.
R. Ec.
© RIPRODUZIONE RISERVATA