Fino a ieri mattina il cosiddetto borsino del Quirinale - ossia le quotazioni informali che tra politici, giornalisti, navigatori di Palazzo e esperto della materia circolano in attesa della grande elezione - diceva più o meno questo sull’impossibilità dei vari candidati: 80 per cento per Draghi, 55 per Amato, 50 per Cartabia, 35 per Violante e per Finocchiaro, 30 per Gentiloni, per Casellati e per Berlusconi, 15 per Pera. Più le quotazioni di Mattarella ormai ridotte al 5 perché lui non fa che ribadire il suo no al bis, anche se in caso di emergenza eccezionale - esempio la pandemia che si impenna in maniera ancora più tremenda sfondando il muro dei 100mila contagiati al giorno e il ritorno delle terapie intensive intasate: è speriamo di no! Ora però dopo la dichiarazione di disponibilità di Draghi il quadro è cambiato.
Berlusconi vuole il Quirinale, il centrodestra si mostra compatto (ma crescono i ma di pancia)
Il premier perde punti visto il muro dei partiti che si è alzato contro il suo possibile trasloco sul Colle.
Amato e gli altri
Stamane a Montecitorio girava questa battuta: «Draghi vuole fortissimamente il Colle, nessuno c’è lo vuole mandare e probabilmente ci andrà». Al momento però la decrescita di Draghi coincide con la crescita di Casini e con quella di Amato. Il Dottor Sottile può rivelarsi l’anello di congiunzione tra destra e sinistra. Tiene il suo 55 per cento ma nelle previsioni - spesso a vanvera - sta salendo al 60. Ma la Cartabia che piace a tutti può aspirare in queste ore al 65. Berlusconi è forse l’unico che crede alla propria quirinabilità e il fuoco di sbarramento anti Draghi lo proietta un pochino oltre il 30. Ma deve trovare i numeri per convincere Salvini e Meloni che i numeri li ha. Violante e Finocchiaro come pontieri sinistra-destra possono funzionare ben oltre il 35 per cento che avevano. La Casellati dopo al cena al Senato con Silvio sale nel borsino. Se non sarà il Cavaliere, in prima battuta Berlusconi pineta su di lei, convinto di poter avere da lei la nomina a senatore a vita. Diciamo che per per la Casellati le quotazioni viaggiano ora intorno al 37 per cento. Per rassicurare l’Europa però Gentiloni sembra particolarmente adatto nel caso Draghi esca di scena, e il vero nome coperto di Letta insieme alla Finocchiaro potrebbe essere lui.
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