Quarta ondata, Italia spaccata tra contagi e parametri: ecco chi rischia la zona gialla

Quarta ondata, Italia spaccata tra paramentri e contagi: ecco chi rischia di passare in zona gialla
di Mario Ajello
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Martedì 9 Novembre 2021, 14:25 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 04:53

Avanza la quarta ondata. Riguarda tutta la Penisola, tra contagi e ricoveri, ma si muove in maniera asimmetrica. Il Nord est è il più colpito, insieme a Marche e Calabria. Ma anche il Lazio è sotto stretta osservazione così come Molise e Sardegna. Anche in Toscana si registrano tassi in crescita, oltre 200 al giorno. Tre Regioni rischiano la zona gialla. A cominciare da Friuli, Marche e Calabria dove i ricoveri Covid nelle terapie intensive sono oltre la soglia critica. E dunque il governo, per bloccare l’impennata e per garantire un Natale sicuro sta spingendo molto e lo vuole fare ancora di più nelle prossime settimane sulla terza dose di vaccino per tutti. Su cui entro questa settimana ci sarà la decisione dell’esecutivo. Insieme alla proroga dello stato di emergenza.

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Al momento l'83,67% della popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale. Salgono i contagi insomma ma nulla di paragonabile al novembre di un anno fa. I dati danno comunque questo quadro poco rassicurante: tredici zone hanno superato la soglia dei 50 casi settimanali di Covid ogni 100mila abitanti. Questo rappresenta uno dei tre parametri di cui tiene conto il monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità.

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Proprio il superamento del limite dei 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti rappresenta un campanello d'allarme. Le tredici zone che hanno sforato il parametro sono Calabria (52,5%), Campania (56,9), Emilia Romagna (56,1), Friuli Venezia Giulia (139,6), Lazio (63), Liguria (52,1), Marche (50,2), provincia autonoma di Bolzano (189,1), provincia autonoma di Trento (63), Sicilia (51,7), Toscana (57,7), Umbria (51,4) e Veneto (75,3). Spicca un'assenza, quella della Lombardia. La regione che in assoluto è stata la più colpita dal virus durante la parte più dura della pandemia non solo non è nel novero dei territori più a rischio, ma non si avvicina neppure alla soglia di guardia: nell'ultima settimana, pur rilevando un aumento di casi, i contagi sono di 34 casi ogni 100mila abitanti.

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Oggi tutta l'Italia è in zona bianca. Ma se la situazione peggiorasse nei prossimi giorni le tredici zone che hanno sforato i 50 contagi ogni 100mila abitanti potrebbero tutte passare in zona gialla. Con le restrizioni conseguenti. Tutto dipenderà dal monitoraggio dell'Iss di venerdì. Per far cambiare il colore di una regione o di una zona non è sufficiente il superamento di una sola soglia.

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I limiti da superare sono tre: quello dei 50 nuovi positivi ogni 100mila abitanti, quello del 10% dei posti letto occupati in terapia intensiva e quello del 15 per cento di quelli occupati in area medica. E per quanto riguarda questi ultimi due parametri, le regioni che devono preoccuparsi maggiormente sono Calabria, Friuli Venezia Giulia e Marche.

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