Putin e Conte: «Superare le sanzioni economiche contro Mosca»

Putin dal Papa, poi al Colle e da Conte. Cena con Di Maio e Salvini. In serata vedrà Berlusconi
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Giovedì 4 Luglio 2019, 13:05 - Ultimo aggiornamento: 5 Luglio, 14:56

 Vladimir Putin e il premier Giuseppe Conte sono d'accordo sulle sanzioni contro la Russia: «Un danno per tutti», Dopo il pranzo di lavoro al Quirinale con il Capo dello Stato Sergio Mattarella e il faccia a faccia in Vaticano con il Papa, la visita romana del leader russo è proseguita in serata con la cena a Palazzo Madama alla presenza anche di Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Infine l'incontro con Berlusconi a Fiumicino prima di rientrare a Mosca.
 


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Conte e il presidente russo non hanno dubbi: le sanzioni contro Mosca vanno superate, soprattutto in un momento così «delicato per l'economia globale». Ma la Russia deve fare la sua parte, «ristabilendo un clima di fiducia con l'Europa». Al termine della lunga giornata romana iniziata - con la consueta ora di ritardo sul programma che ha fatto aspettare tutti gli ospiti - con un lungo incontro con il Papa in Vaticano e poi la visita al capo dello Stato Sergio Mattarella al Quirinale, Putin arriva a palazzo Chigi solo nel tardo pomeriggio. E parla quasi un'ora e mezza con Conte. 
 
 

Le sanzioni sono al centro del colloquio, assieme ai dossier economici e internazionali come l'Ucraina, la Libia - sulla quale si condivide grande preoccupazione - e la Siria. Concluso il bilaterale lo zar ringrazia pubblicamente il presidente del Consiglio. «Siamo grati all'Italia per la sua posizione», dice, spiegando di «comprendere che Roma è legata agli impegni europei: non abbiamo nessuna pretesa rispetto agli amici italiani ma speriamo che sulle sanzioni portino avanti la posizione di un ritorno dei rapporti a 360 gradi con la Russia». 

Conte annuisce e spiega la posizione dell'Italia. «Lavoriamo - dice - perché si creino le premesse per un superamento di questo stato di rapporti tra l'Ue e la Russia che non fa bene alla Russia, all'Ue e nemmeno all'Italia, che potrebbe aumentare le relazioni commerciali. Per raggiungere questo obiettivo, cui siamo devoti, occorre che maturino le circostanze e noi lavoreremo per questo». Ma, avverte, anche Mosca deve fare la sua parte: «La Russia per superare questa vertenza può recitare un grande ruolo, va ristabilito un clima di fiducia con l'Europa». 

Una posizione, quella italiana, legata anche al pragmatismo. «In un momento delicato per l'economia globale è di reciproco interesse» sviluppare le relazioni commerciali con la Russia. Che con Roma hanno uno spettro amplissimo che va dall'energia (Putin ha ricordato che Mosca fornisce all'Italia il 35% del suo fabbisogno energetico) agli scambi commerciali, con oltre 500 aziende italiane sul mercato russo, a quelli culturali su vari fronti, compresa la partecipazione al restauro dopo il terremoto dell'Aquila. 

E poi l'accordo siglato oggi tra Cdp e il fondo di investimento russo Ridf, «un ulteriore importante strumento a sostegno delle nostre imprese», argomenta Conte. Tutti ottimi motivi per lavorare al superamento delle sanzioni. Soprattutto ora che l'elezione del nuovo presidente Volodymyr Zelensky «apre una nuova finestra di opportunità» nella ricerca di una soluzione della crisi ucraina. 

Nel lungo colloquio si è parlato anche di Libia. Più distanti le posizioni tra Roma e Mosca, anche se Putin - da sempre sostenitore di Haftar - in conferenza stampa, rispondendo alle domande, si lascia andare ad una leggera apertura: «Noi appoggiamo sia i rapporti con Sarraj sia quelli con Haftar», assicura, puntando però il dito sulla Nato accusandola di essere responsabile del caos libico. I due non nascondono la preoccupazione, ma entrambi sono d'accordo nel lanciare un appello per un immediato cessate il fuoco.


IL PAPA
Putin è stato ricevuto in udienza da papa Francesco in mattinata. Il corteo di auto, proveniente direttamente dall'aeroporto di Fiumicino, è giunto in Vaticano attraversando Piazza San Pietro e l'Arco delle Campane, per raggiungere quindi il Cortile di San Damaso. Qui Putin e il suo seguito, in presenza del picchetto d'onore della Guardia Svizzera, sono stati accolti dal prefetto della Casa Pontificia, mons. Georg Gaenswein, che poi li ha accompagnati all'ascensore per salire alla Terza Loggia e all'incontro col Pontefice. Quello di oggi è il terzo incontro in Vaticano tra papa Francesco e Vladimir Putin. Il primo fu il 25 novembre 2013 e il secondo il 10 giugno 2015. Ma in tutto le udienze avute da Putin con tre Papi in 19 anni salgono a sei, dato che il 6 giugno 2000 e il 5 novembre 2003 incontrò anche Giovanni Paolo II e il 13 marzo 2007 Benedetto XVI, tanto da diventare in assoluto uno dei più assidui capi di Stato in visita Oltretevere.

MATTARELLA
Durante l'incontro con Mattarella è stata registrata una «preoccupazione comune per la guerra civile in Libia e il conseguente ritorno del terrorismo islamico battuto in Siria», fanno sapere fonti del Quirinale. È stata anche evidenziata l'importanza della stabilità libica per l'Italia e per l'Europa. Da parte russa si è sottolineata la diversa posizione dei Paesi vicini sulla soluzione politica. I rapporti bilaterali, si è appreso da fonti del Quirinale, rimangono ottimi nonostante il raffreddamento delle relazioni tra la Federazione e l'Occidente dovuta alle diverse valutazioni sull'Ucraina.


GLI INCONTRI
Rafforzamento dei consolidati rapporti ingegneristici e dei progetti esistenti operativi fra il Gruppo Fs Italiane e le Ferrovie russe (Rossijskie Železnye Dorogi, Rzd) e sviluppo di nuove sinergie, anche commerciali. Questi i temi al centro dell'incontro bilaterale avvenuto oggi a Roma, a margine del Forum Italo-Russo, fra il ceo di Rzd, Oleg Belozerov, e l'amministratore delegato di Fs Italiane, Gianfranco Battisti, per fare il punto sui rapporti di cooperazione fra i due gruppi ferroviari. La collaborazione fra il gruppo Fs Italiane e le Ferrovie russe è stata attivata anche attraverso seminari per i dirigenti di Rzd e progetti di sviluppo commerciale delle stazioni ferroviarie. Nell'aprile 2019 Italferr, la società di ingegneria del gruppo Fs Italiane, ha sottoscritto con Rzd International (controllata da Ferrovie russe per il business estero), due importanti contratti, per conto di un consorzio di aziende italiane. I contratti, valore complessivo di circa 4,8 milioni di euro, riguardano l'assistenza tecnica, la verifica della progettazione e la supervisione lavori della linea ferroviaria Belgrado - Novi Sad (in Serbia) e l'assistenza tecnica, la verifica della progettazione e la supervisione lavori del nuovo Posto centrale di Belgrado per la gestione e il Controllo del traffico ferroviario della rete ferroviaria serba.

«Comprendiamo che l'Italia è legata con gli impegni europei e non abbiamo nessuna pretesa rispetto agli amici italiani ma speriamo che l'Italia sulle sanzioni porti avanti la posizione di un ritorno dei rapporti a 360 gradi con la Russia». Lo afferma il presidente russo Vladimir Putin in conferenza stampa congiunta con il premier Giuseppe Conte. «Siamo grati all'Italia per la posizione che consiste nel fatto che bisogna ristabilire il regime pieno dei rapporti tra Usa e Russia», aggiunge.

 

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