M5s, due conferme in Puglia: sindaci rieletti a Noicattaro e Ginosa. A Cerignola ex magistrato dopo scioglimento per mafia

Il sindaco rieletto Vito Parisi portato in trionfo a Ginosa (Taranto)
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Lunedì 18 Ottobre 2021, 18:22 - Ultimo aggiornamento: 20:21

Se non sono gli unici casi in Italia, poco ci manca (in realtà il primo ad essere rieletto è stato Domenico Surdi, una settimana fa, ad Alcamo, in Sicilia): in Puglia due sindaci per il Movimento Cinque Stelle, entrambi uscenti e riconfermati oggi, dopo il passaggio dal turno di ballottaggio con uno schieramento pressoché "puro", formato dalla lista pentastellata e da una civina a supporto. A Noicattaro, in provincia di BariRaimondo Innamorato ha staccato di 7 punti percentuali Sergio Ardito, sostenuto da otto liste civiche e dal Partito Democratico. Un ballottaggio che ha premiato il Movimento 5 Stelle anche a Ginosa, in provincia di Taranto, dove Vito Parisi ha centrato il bis nella sfida contro Patrizia Ratti, anche lei sostenuta dal centrosinistra. 

L'ex magistrato nel comune sciolto per mafia

Al ballottaggio al Comune di Cerignola, sciolto per mafia nel 2019, ha vinto Francesco Bonito, magistrato in pensione, sostenuto da una coalizione di centrosinistra formata da Movimento 5 Stelle e Partito democratico.

Bonito ha battuto il sindaco uscente Franco Metta, sostenuto da una lista civica, giudicato 'incandidabile' dalla Corte d'appello di Bari, e 'non presentabile' dalla Commissione parlamentare antimafia. Metta era alla guida del Comune quando venne sciolto per mafia. «Cerignola da oggi ha un'altra faccia: la faccia della pulizia e dell'onestà», ha commentato il neosindaco. Poi, rivolgendosi a Metta, ha aggiunto: «Vorrei che il mio avversario non frapponesse ostacoli ad un'opera di ricostruzione sociale».

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«È stato un risultato cercato e voluto - ha evidenziato Bonito - sono felice per la mia città perché da oggi comincia una storia nuova, una storia di legalità, di competenza e di grandi successi. Ripartiamo dalla presentazione di un sindaco che non è il sindaco che ha determinato lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, ma è una persona perbene che per 45 anni ha servito lo Stato, la collettività e la comunità». 

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