Report di Verdini sulla Lega
Bene da sola, ma vittoria
più sicura con FdI e FI

Denis Verdini
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Lunedì 17 Giugno 2019, 14:36
ROMA Uno studio degli effetti delle europee sul voto nazionale, con dentro una sorta di 'Swot analysis' che passa in rassegna vantaggi e svantaggi tecnici e politici di una coalizione di centrodestra. È il documento elaborato da Denis Verdini che negli ultimi giorni sta facendo il giro delle chat degli addetti ai lavori. Nel report visionato dall'Adnkronos - che ricalca l'analisi condivisa circa due mesi prima delle elezioni Ue dallo stesso Verdini con Silvio Berlusconi, nella quale l'ex senatore di Ala era riuscito a 'indovinarè il risultato della Lega - Verdini osserva che l'attuale legge elettorale, »utilizzata per le coalizioni« e »pensata attualizzando« la situazione politica del momento (che presenta un sostanziale tripolarismo), risulta »utile per i singoli partiti a vocazione maggioritaria« e »renderebbe possibile da un punto di vista teorico-aritmetico vincere tutti i collegi« per un partito come la Lega, che veleggia oltre il 33%. »La Lega che volesse correre da sola - scrive l'ex senatore - dovrebbe lavorare in base alla proiezione sui collegi borderline che io ho calcolato in 27, da conservare e difendere, e impegnarsi su quelli borderline perduti che sono 43«. Nelle simulazioni di Verdini sono stati sviluppati i risultati elettorali sui singoli collegi nelle diverse combinazioni: Lega da sola; Lega con Forza Italia e Fratelli d'Italia; Lega con Forza Italia; Lega con Fratelli d'Italia. Viene confermato »il trend di una esplosiva potenzialità« del partito di Matteo Salvini, che potrebbe contare - se si dovesse votare a settembre - »sull'effetto trascinamento dovuto alla vittoria delle europee« e sul richiamo al voto utile, stimabile »fra il 2 e il 4%».
E se lo schema che vede la Lega coalizzata con Fi e Fdi o con uno solo dei due non ha bisogno di alcun commento perché «il dato è schiacciante» e il risultato «dà sempre una maggioranza», la corsa solitaria della Lega disegnerebbe questo scenario: dei 126 collegi vinti - scrive sempre Verdini - «ben 99 sono sicuri» e 27 sono «borderline»; di quelli persi, i borderline sono 43. Secondo Verdini, in caso di successo la Lega avrebbe «mani libere su tutto». E tra i vantaggi tecnici ci sarebbe comunque la possibilità di «raggiungere la maggioranza senza accordi soltanto pescando i singoli parlamentari» o di contare, all'occorrenza, «sull'alleanza di Fi e Fdi che con le loro percentuali potrebbero ottenere al proporzionale 62-70 seggi». Per quanto riguarda gli svantaggi politici, Salvini in caso di vittoria dovrà fronteggiare una «enorme aspettativa» e la «conseguente assunzione di responsabilità» che graverebbe esclusivamente sulle sue spalle. In più il 'Capitanò dovrebbe vedersela col «fuoco amico e nemico incrociato e concentrato». Governando da solo Salvini sconterebbe poi una «difficoltà di collegamento in Europa», elemento «esistente anche con il solo accordo tra Lega e Fratelli d'Italia». Per sintetizzare: bene la Lega da sola ma meglio ancora se in coalizione.
 
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