Piero Benvenuti: «Commissario all'Agenzia spaziale italiana per garantire continuità»

Piero Benvenuti
di Paolo Ricci Bitti
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Mercoledì 21 Novembre 2018, 00:47 - Ultimo aggiornamento: 01:38

Professor Piero Benvenuti, neocommissario dell'Agenzia spaziale italiana, Luca Parmitano sarà in orbita dal prossimo luglio  e l'Asi vivrà sei mesi di massima visibilità, ma nel frattempo avrà di nuovo un presidente? E magari potrebbe essere lei?

"Se è per quello  - dice lo scienziato veneto dalla sede dell'Asi a Tor Vergata dove si celebrano i 20 anni della stazione spaziale internazionale oltre alla della presentazione dei sette esprimenti italiani della missione Beyond di Luca Parmitano, in collegamento dal cosmodromo di Bajkonur - nel novembre sempre del 2019 ci sarà anche la determinante "ministeriale" dell'Agenzia spaziale europea e quindi l'Asi dovrà essere nella piena fase operativa. Però sono un astrofisico e non un astrologo, non ho la palla di cristallo e quindi non posso prevedere che cosa accadrà nei prossimi mesi. Ma anche se mi sono insediato solo ieri posso garantire che per accelerare i tempi farò tutto ciò che è nelle mie facoltà nel mandato di sei mesi che mi è stato affidato. Se sarò io il nuovo presidente? Non lo so, vedremo come sarà articolato il bando del concorso.  In realtà sono della classe 46 e mi vedevo già in pensione a curare l'orto e a scrivere quei libri lasciati finora nei cassetti
».

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E ancora. «Vedrò al più presto il ministro Bussetti e il sottosegretario Giorgetti. Dopo la dismissione di Battiston (Roberto, il fisico delle particelle elementari che ha guidato l'Asi negli ultimi 4 anni e che ha parlato di "primo caso di spoil system di un ente scientifico") è avvenuto tutto molto in fretta. Intendo prima di tutto garantire la continuità del lavoro finora svolto all'Agenzia Spaziale Italiana», ha detto Benvenuti nella sua prima uscita pubblica in cui ha tenuto anche a elogiare e a rassicurare i dipendenti dell'Asi.
 
 
  

Benvenuti prevede di incontrare «a breve, forse in settimana», il ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca e il Comitato interministeriale per le politiche dell'aerospazio attivo preso la Presidenza del Consiglio. «Sono consapevole di trovarmi in un periodo di adattamento a una nuova situazione, con il Comitato interministeriale in fase di rodaggio, ed è importante che l'Asi mantenga a sua identità» e «non intendo apportare modifiche alla struttura dell'agenzia: non sarebbe corretto nei confronti del futuro presidente».

Ha aggiunto quindi che «nell'interesse di tutti dovremo mostrare a Paese e al governo che l'Asi è solida e non ha debolezze». Sull'incontro con il ministro, Benvenuti intende portare l'attenzione sull'appuntamento cruciale della prossima conferenza ministeriale dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), in programma a novembre 2019. Il neo commissario chiede due settimane di «adattamento», ma fin da ora alcune priorità sono chiare a livello europeo: il numero di posizioni italiane a capo dei direttorati dell'Esa, il ritorno del contributo italiano all'Esa in termini di commesse per l'industria, il ruolo dei nuovi lanciatori Vega C e Ariane 6, basati su tanta tecnologia italiana.

Dopo le dimissioni dall'incarico di segretario generale dell'Unione Astronomica Internazionale, a fine agosto, Benvenuti era «pronto a una vita tranquilla, dedicata alla cura dell'orto», ma ha accettato l'incarico di commissario dell'Asi per
«spirito di servizio e per amore dello spazio e dell'Agenzia» sapendo che avrebbe «trovato uno staff molto preparato, a partire dal direttore generale».
Rispondendo ai giornalisti che gli domandavano se prevede un suo futuro all'Asi al termine dei sei mesi del commissariamento ha risposto: «sono della classe '46 e tutto dipende da come sarà formulato il bando. Vedremo».


ZAIA
«Buon lavoro al professor Piero Benvenuti: un vero veneto alla guida dell'Agenzia Spaziale Italiana saprà portare l'efficienza, la concretezza e la solidità della gente veneta e della scuola di fisica e astronomia dell'università di Padova nella gestione di un ente di eccellenza del nostro Paese». Così il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, si congratula con il neocommissario dell'Agenzia Spaziale Italiana, oggi alla sua prima uscita pubblica. «Ringrazio il professor Benvenuti per essersi messo a disposizione gratuitamente, con tutta la sua grande competenza ed esperienze, e con totale spirito di dedizione - aggiunge Zaia -. Da uno scienziato della sua caratura, responsabile di grandi progetti scientifici internazionali con Nasa ed Esa, erede diretto di un altro grande astrofisico veneto come il professor Giuseppe Colombo, arriva una lezione stellare di umiltà e spirito di servizio».

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