Piantedosi, il piano per la sicurezza: «Subito assunzioni di giovani agenti, spinta anche per l'Expo»

Il ministro dell’Interno: «Basta tagli, potenziamo gli organici con personale giovane. E trasferiamo i compiti burocratici alle Poste»

Piantedosi: «Il mio piano per la sicurezza. Subito assunzioni di giovani agenti, spinta anche per l'Expo»
di Mario Ajello
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Mercoledì 15 Febbraio 2023, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 15:52

Ministro Piantedosi, contrazione degli organici più crescita dell’età media del personale delle forze dell’ordine: come intendete porvi rimedio? 
«Il tema è reale e deriva da anni di sottovalutazione dell’importanza della quantità e della qualità delle forze di polizia. La spesa per la sicurezza ha risentito a lungo di un approccio ragionieristico che ha portato a considerarla come un impegno di bilancio da ridurre - a volte anche con tagli lineari - piuttosto che un investimento fondamentale per il nostro Paese. Adesso, il governo vuole dare un segnale di marcata inversione di tendenza, che non potrà che avere effetti in una proiezione pluriennale». 

Qual è il piano per aumentare gli organici? 
«Nella legge di bilancio, abbiamo previsto un rilevante stanziamento di risorse per finanziare nuove assunzioni delle forze di polizia e dei vigili del fuoco.

Il fondo ha una dotazione di 90 milioni di euro per l’anno in corso, con un incremento annuale progressivo fino a 125 milioni dal 2033. Si tratta di risorse aggiuntive rispetto a quelle destinate alla naturale copertura del turn over. Una operazione del genere consente non solo di incrementare gli organici al netto delle uscite per pensionamento ma anche il rinnovamento generazionale, immettendo nei ruoli personale più giovane e pronto ad essere impegnato sul campo aumentando così la complessiva capacità operativa. Accompagneremo i nuovi ingressi con processi di formazione al passo con i tempi». 

Un programma di assunzioni che nel concreto come si traduce?
«Nella sola Polizia di Stato, prenderanno servizio entro l’anno 5735 unità di personale, di cui otre 4000 agenti, a fronte di 4100 cessazioni. Questi nuovi ingressi saranno possibili anche grazie alle misure introdotte in sede di conversione del Milleproroghe, che semplificano sia le procedure concorsuali che la durata dei corsi. Lo stesso provvedimento ha previsto misure per rafforzare gli organici dei direttivi e dei ruoli degli ispettori».

Spesso il personale delle forze dell’ordine è chiuso negli uffici a sbrigare carte burocratiche. Come rimuovere questa anomalia?
«I problemi emersi proprio in questi giorni dimostrano che sono ancora molte le funzioni puramente amministrative demandate alla Polizia di Stato: dai passaporti ai permessi di soggiorno per i cittadini stranieri. Ed è per questo che stiamo partecipando alla realizzazione del progetto Polis di Poste italiane che prevede l’utilizzo della capillare rete degli uffici sul territorio per svolgere quelle attività di front office e amministrative che finora hanno intasato gli uffici di polizia, sottraendo tempo e risorse a compiti operativi».

Il territorio significa anche stazioni: è mai possibile che a Termini si continuino a registrare aggressioni e gravi atti di violenza? 
«La nostra strategia è quella di un progressivo spostamento delle forze di polizia nei luoghi di massima frequentazione di persone. Siamo già partiti con operazioni ad alto impatto nelle principali stazioni di Roma, Milano e Napoli ed ora le estenderemo anche in altre zone cittadine come quelle della mala movida e delle piazze di spaccio. Analoghe operazioni abbiamo condotto anche a Firenze, Bologna e Torino dove già sono visibili i primi risultati. L’efficacia di questi interventi è testimoniata anche dalle reazioni che si sono registrate a Bologna dove alcuni gruppi antagonisti hanno protestato contro le reiterate operazioni di polizia con lo slogan “Riprendiamoci le strade”». 

Il rischio è che questa mobilitazione si veda poco. 
«I riscontri che abbiamo ci dicono tutt’altro. Proseguiremo questa azione. Rafforzeremo o ripristineremo i presidi di polizia negli ospedali più grandi e dove si sono registrati i più gravi episodi di violenza nei riguardi del personale sanitario. A Roma questa iniziativa ha riguardato già 18 nosocomi. Con l’incremento degli organici delle forze di polizia potremo cominciare a pensare anche a presidi nei grandi centri commerciali dove gravitano quotidianamente migliaia di persone e dove quindi è forte l’esigenza di prevedere una maggiore presenza di polizia». 

Ma torno a chiederle: alla stazione Termini, per non dire dell’ultimo omicidio a Centocelle, si susseguono gli atti di violenza. 
«Proprio gli ultimi episodi testimoniano che l’intensificazione dei controlli, anche quando non può prevenire ogni singolo episodio, si rivela importante per la tempestiva assicurazione alla giustizia degli autori di questi misfatti. E in tal senso, infatti, stiamo agendo anche su altri fronti finanziando nuovi impianti di videosorveglianza che costituiscono uno strumento indispensabile sia per la vigilanza del territorio che per le indagini. Importante inoltre intervenire sulle cause alla base di degrado ed illegalità, fattori che alimentano i fenomeni di criminalità».

Giubileo e sicurezza: state pianificando qualcosa ad hoc? 
«Il piano di assunzioni e di progressivo rafforzamento della presenza delle forze di polizia nei luoghi più frequentati serve anche ad arrivare preparati alle sfide che attendono il nostro Paese e la nostra Capitale. Conto che questo della sicurezza sia un requisito che aiuterà Roma anche per la candidatura all’Expo 2030».

Questo sforzo di rinnovamento vale anche per i vigili del fuoco? 
«Certo. Stiamo investendo sul Corpo nazionale dei vigili del fuoco non solo in termini di assunzioni straordinarie ma anche di sviluppo di tecnologie. Da ministro dell’Interno sono orgoglioso di donne e uomini che si sono sempre distinti nelle loro attività di soccorso pubblico, in Italia e all’estero. Proprio in occasione degli aiuti che abbiamo mandato in Turchia in seguito al sisma, l’altissima professionalità e specializzazione, unite alla esperienza maturata, hanno trovato riconoscimento dall’Onu che ha affidato ai nostri vigili del fuoco il coordinamento dei team internazionali inviati anche da altri Paesi nella città di Antiochia».
 

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