Pensioni, corsa alla domanda per Quota 100: Statali in prima fila

Pensioni, corsa alla domanda per Quota 100: Statali in prima fila
di Luca Cifoni
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Martedì 29 Gennaio 2019, 07:48 - Ultimo aggiornamento: 14:56

Fatta la legge, parte la corsa alla pensione. I lavoratori interessati a sfruttare il canale di Quota 100 dalle prossime ore potranno iniziare a presentare le domande e a strettissimo giorno saranno disponibili anche le circolari, alle quali l'Inps sta lavorando a pieno ritmo. I più solerti saranno con tutta probabilità i dipendenti pubblici ai quali è richiesto di dare un preavviso di sei mesi alle amministrazioni di appartenenza. Quelli che hanno già maturato i 62 anni di età e i 38 di contributi entro la data di entrata in vigore del decreto - ovvero oggi - potranno accedere alla pensione dal primo agosto. Tutti gli altri, per i quali il doppio requisito scatta a partire dalla giornata di domani, potranno lasciare il servizio dopo un periodo di attesa di sei mesi. Ad esempio se si compiono gli anni il 20 febbraio (avendo già la contribuzione richiesta) l'uscita sarà il 21 agosto. Il personale a tempo indeterminato della scuola, per il quale la data del pensionamento è fissata in ogni caso al primo settembre, dovrà presentare la domanda entro il prossimo 28 febbraio. La stessa regola vale per il personale universitario, con riferimento all'inizio dell'anno accademico.

Reddito, i soldi che restano sulla carta azzerati dopo sei mesi

Per i lavoratori privati i tempi di attesa sono più contenuti. Se i requisiti sono stati centrati entro il 31 dicembre 2018, allora le porte della pensione si apriranno il primo aprile; dopo questa data si applicherà una finestra di tre mesi, con probabile uscita effettiva - in base alla prassi - il primo giorno del mese successivo. Quindi sempre nel caso di sessantaduesimo compleanno al 20 febbraio la data sarebbe il primo giugno.
Le finestre di tre mesi (in questo caso uguali per privati e pubblici) si applicano anche in caso di pensione anticipata, per la quale sono necessari - indipendentemente dall'età - 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne (requisito congelato fino al 2026 proprio in seguito al decreto). Coloro che hanno conseguito il requisito dal primo gennaio a oggi, data di entrata in vigore del decreto (periodo nel quale sulla carta era ancora in vigore il requisito incrementato di cinque mesi) potranno andare in pensione il primo aprile.
 

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