Pasquaretta, Castelli chiude collaborazione con l'ex portavoce Appendino indagato per estorsione

Pasquaretta, Castelli interrompe la collaborazione: ex portavoce Appendino è indagato
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Sabato 2 Febbraio 2019, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 20:57
«Non ho mai ricattato Chiara Appendino». Luca Pasquaretta, fino ad agosto portavoce della sindaca di Torino, ora indagato (fra l'altro) per estorsione, assicura che «è tutto un equivoco». E dice di essere pronto a chiarire ogni cosa «nelle sedi opportune», visto che nutre «massimo rispetto e massima fiducia verso i magistrati».

L'ipotesi di reato è avere fatto pressioni sulla sindaca, dopo essere stato rimosso dall'incarico, nel tentativo di ottenere «contatti o contratti» per un nuovo lavoro. Sostenendo di conoscere episodi e retroscena sulla sua attività politica, e sulla sua vita personale, capaci di danneggiarla. Veri, fasulli o fantomatici che fossero.

Per Laura Castelli, sottosegretario all'Economia, ce n'è abbastanza per «interrompere immediatamente il rapporto di collaborazione» instaurato con Pasquaretta dopo allontanamento dal Comune di Torino. La presunta estorsione è emersa durante quella che sembrava solo l'indagine per una bagattella: i 5000 euro che il Salone del Libro versò a Pasquaretta nel 2017 per una consulenza che secondo la procura fu pressoché inesistente. L'allora portavoce della sindaca, allo scoppiare dello scandalo, restituì la somma ma non evitò l'apertura di un fascicolo per peculato.

Quel ruscello è diventato un fiume in piena. Durante gli accertamenti, i carabinieri si sono imbattuti in tracce di conversazioni significative; poi hanno raccolto una serie di testimonianze (l'ultima è dell'assessore al commercio Alberto Sacco). E ora sono convinti che il ricatto ci sia stato. Non solo. Sono stati aperti altri due filoni di indagine (che portano il totale a 4) con diversi indagati e altri personaggi in via di identificazione.

Il primo riguarda il cambio di destinazione d'uso di un'area nella zona dell'ex cascina Continassa: si ipotizza il 'traffico in influenze' e si sta vagliando la condotta di un imprenditore, Divier Togni.
Il secondo è un lavoro ottenuto da Pasquaretta il 6 dicembre 2018 nella regione in cui è nato: la consulenza per la realizzazione dell'ufficio 'comunicazione istituzionalè del Consorzio di bonifica della Basilicata. Nomina firmata dall'amministratore unico Giuseppe Musacchio. Quattordicimila euro fino a luglio. Sul fronte politico l'attenzione è su Appendino: chiarisca se è stata ricattata, chiede Stefano Lo Russo, consigliere comunale Pd. Osvaldo Napoli (Fi) parla di «aria malsana» su Torino.
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