Nuovo Dpcm, Conte: «Non manderemo la polizia a casa ma l'obiettivo è evitare il lockdown»

Nuovo Dpcm, Conte: «Non manderemo la polizia a casa ma l'obiettivo è evitare il lockdown»
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Martedì 13 Ottobre 2020, 16:44 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 07:19

«Ho firmato il nuovo Dpcm che introduce nuove misure restrittive che ci consentiranno di affrontare la nuova fase della pandemia da coronavirus. La curva epidemiologica sta risalendo in tutta Europa». Lo ha dichiarato Giuseppe Conte in una diretta da Palazzo Chigi.

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«L'Italia è in condizioni migliori degli altri Paesi ma non possiamo abbassare il livello di concentrazione.

Per questo variamo queste nuove misure: ci saranno dei sacrifici ma rispettandoli potremo affrontare questa nuova fase», ha aggiunto Conte. «Il nostro obiettivo è molto chiaro: dobbiamo evitare il lockdown generalizzato». 

Conte: misure prese analizzando i dati

«Le misure del nuovo Dpcm sono misure mirate prese analizzando tutti i dati - ha spiegato Conte - Ad esempio a scuola le cose stanno andando abbastanza bene, mentre i contagi avvengono nella dimensione familiare». 

«Dobbiamo migliorare i comportamenti anche in abitazioni private, dobbiamo indossare mascherine se ci si avvicina a persone fragili, se si ricevono ospiti e vi invitiamo a limitare il numero di ospiti a non più di sei e a non svolgere feste e party in casa, sono situazioni di insidie pericolose». Ovviamente, ha spiegato Conte, «non manderemo le forze di polizia nelle abitazioni private, però dobbiamo assumere comportamenti prudenti per gestire la fase».

Per quanto riguarda i locali «chiuderanno alle 24 - ha ribadito Conte - dalle 21 si potrà solo consumare ai tavoli e non si potrà più consumare fuori per evitare assembramenti. Discoteche e sale da ballo il governo non le ha mai aperte: resteranno chiuse. Nei locali pubblici non saranno più consentite feste a meno che non siano connesse a cerimonie come matrimoni o battesimi e anche in questi casi con il limite di trenta partecipanti». 

Per quanto riguarda la scuola, Conte, oltre a escludere focolai, ha spiegato che «si tratta di un asset privilegiato da tutelare. Dai riscontri che abbiamo le condizioni di sicurezza garantite si stanno rivelando efficaci e non si parla di tornare alla didattica a distanza». 

Conte, la diretta da Palazzo Chigi

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