Né pessimismo a priori, né magnifiche sorti e progressive. È piuttosto con mente laica e sgombra da
pregiudizi, con sguardo attento e piedi ben piantati in terra, che “Fondazione Nitti“e “Fondazione Merita” si accingono ad aprire a Maratea - venerdì 24 giugno - i lavori della seconda edizione di“Sud&Nord” che termineranno domenica 26.
Anche quest’anno, dunque, il format è strutturato su tre giorni di dibattito, dedicati - nella versione
2022 - all’incerto “Passaggio di fase” davanti al quale si trovano il nostro Paese, con tutti i nodi non
sciolti del suo Mezzogiorno, l’Europa e il mondo intero, costretti a misurarsi con una pandemia non
ancora del tutto debellata e, contemporaneamente, con la drammatica frattura rappresentata
dall’invasione russa dell’Ucraina.
La convinzione di fondo dei promotori è che la strada affinché, nel contesto di crisi che stiamo
ordine internazionale passi dalla ripartenza italiana e dallo sviluppo del Mezzogiorno come
piattaforme produttiva e logistica dell’Europa nel Mediterraneo. Ma è anche convinzione di fondo
che quella ripartenza e quello sviluppo richiedano di fare i conti con le posizioni di rendita che, nel
nostro Paese e nel Sud in particolare, frenano impresa, lavoro, impegno civile.
Da anni “Fondazione Merita” - col suo Presidente onorario Claudio De Vincenti già Ministro per la
Coesione territoriale e il Mezzogiorno - sostiene con forza la necessità che la politica per il Meridione
vada impostata su una visione nazionale, non localistica; che la crescita del Sud sia condizione
imprescindibile per la crescita dell’Italia nel suo insieme e che, al tempo stesso, il Sud abbia bisogno
della crescita del Centro-Nord.
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