Nomine, ecco i (probabili) nomi: da Descalzi e Cingolani, a Di Foggia e Donnarumma. Tensioni FdI-Lega, ma Lollobrigida: «Clima sereno»

Attesa in giornata la fumata bianca sui nomi alla guida delle 135 partecipate di Stato in scadenza

Il premier Giorgia Meloni e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti
di Andrea Bulleri
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Mercoledì 12 Aprile 2023, 12:28

Ancora qualche ora prima della fumata bianca. Dopo una lunga notte di confronto e mediazione, potrebbe essere questa la giornata decisiva per le nomine dei vertici delle 135 partecipate di Stato in scadenza quest’anno. Da rinnovare, tra gli altri, ci sono gli incarichi alla tolda di comando dei tre gruppi nazionali dell’energia, Eni Enel e Terna, ma anche di Poste e Leonardo. 

Le frizioni nel governo 

E se i retroscena raccontano di frizioni nel governo, in particolare tra FdI e la Lega, con la premier Giorgia Meloni decisa ad avere l'ultima parola sui nomi da indicare come amministratori delegati, un ministro di primo piano di FdI come Francesco Lollobrigida smentisce che nella maggioranza ci siano tensioni: «A me sembra che il clima sia molto sereno - spiega il titolare dell'Agricoltura - Tutte le forze della maggioranza stanno lavorando in termini sinergici per arrivare alla scelta e all'individuazione delle persone migliori». 

Il quadro, dunque, è in evoluzione. «Oggi si troverà la quadra», assicura il capogruppo di Forza Italia alla Camera Paolo Barelli. Che inovca «continuità» per chi ha fatto bene. Tra questi, secondo quanto trapelato dai vertici di maggioranza che si sono occupati del dossier (da ultimo, quello notturno di ieri), dovrebbero esserci da un lato lato Claudio Descalzi, da molti considerato uno dei consiglieri più ascoltati dalla stessa Meloni e vero fautore del Piano Mattei, in pole per essere riconfermato nel ruolo di ad di Eni. Dall’altro Matteo Del Fante, il cui lavoro è stato molto apprezzato da quando è approdato alla guida di Poste dal 2017. 

Le ipotesi 

A Leonardo, invece, Roberto Cingolani come nuovo amministratore delegato viene considerato blindato, mentre alla presidenza dovrebbe arrivare l’attuale Comandante della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana. Ma in partita per quest'ultimo incarico ci sarebbe anche l'ex ambasciatore in Afghanistan Stefano Pontecorvo. C'è poi una terza opzione in campo, che prevede che la direzione generale venga "sdoppiata" e affidata a due personalità vicine al ministro della Difesa Guido Crosetto, Lorenzo Mariani e Maurizio Tucci

Infine, Stefano Donnarumma, dal 2020 alla guida di Terna, potrebbe essere destinato a Enel. Mentre Giuseppina Di Foggia, unico nome al femminile finora comparso nel borsino, lo rimpiazzerebbe a Terna. E se è più ancor più incerta è la partita delle presidenze, con l'eccezione di Leonardo, tra i nomi blindati in pista spicca quello di Paolo Scaroni, attuale numero uno del Milan con un passato in Enel ed Eni, che potrebbe tornare all’Enel o, in alternativa, a Terna. 

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