Manovra, multe via web e decreto “salva-casa” rinegoziando i mutui

Multe via web per raggiungere ogni cittadino: arriva il domicilio digitale
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Giovedì 21 Novembre 2019, 18:59 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 00:45

Manovra, continua a tenere banco l'eventuale accesso ai conti correnti da parte degli enti locali e spunta anche l'ipotesi di contravvenzioni inviate tramite Web, ovvero di multe che raggiungono i cittadini semplicemente e implacabilmente con una email. Una piattaforma per la notifica digitale della P.a, su cui ricevere atti amministrativi come le multe e le comunicazioni dell'agenzia delle entrate (per ora restano esclusi gli atti giudiziari).

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A proporla è il ministero dell'Innovazione, guidato da Paola Pisano, con un emendamento alla manovra. Si tratterebbe del primo step per arrivare a realizzare un domicilio digitale, in modo da raggiungere la persona direttamente e non tramite un numero civico. Il progetto, che supera la Pec, è affidato a Pagopa ed è connesso alla diffusione dell'identità digitale (Spid).

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Intantro filtra di nuovo da Palazzo Chigi che nessuno vuole mettere le mani nei conti correnti degli italiani. Mentre procedono a rilento i lavori di Camera e Senato su manovra, non si placano le polemiche attorno alla riforma della riscossione per gli enti locali, con Italia Viva che chiede al governo di fare chiarezza e si dice pronta a fare il necessario per garantire adeguate tutele ai contribuenti onesti. Sui pignoramenti, questa volta degli immobili, potrebbero intanto arrivare novità con il decreto fiscale perché il Pd, a prima firma Mancini, ha proposto una norma 'salva-casa' per aiutare chi ha perso la prima casa per colpa della crisi.
 



Il meccanismo una tantum prevede un obbligo per le banche di concedere rinegoziazioni dei mutui - con precisi paletti - a chi ha la casa all'asta (o nuovi finanziamenti da banche terze) e il governo sta lavorando per venire incontro alla richiesta. Sul fiscale, per ora, si è registrato un primo voto sulle multe per chi presenta F24 per compensazioni che risultano indebite, che scendono dai 1000 euro del testo base a massimo 250 euro. Il resto arriverà da lunedì in poi, dopo che la maggioranza avrà trovato una sintesi su diversi capitoli, dalla revisione della stretta sugli appalti a quella sul carcere. In sospeso, oltre al calo dell'Iva sugli assorbenti femminili e al ritocco delle regole sui Pir, anche diverse richieste di riaprire la rottamazione, che i dem vorrebbero ampliare agli avvisi bonari.

Arriverà invece con il decreto sisma la proroga della sospensione dell'Imu per le aree terremotate del 2012: la maggioranza, compatta, respinge come «fake news» gli attacchi di Matteo Salvini, che accusava i giallorossi di aver bocciato una proposta della Lega su questo tema nel provvedimento collegato alla manovra. E di «mistificazioni» parla anche il premier, Giuseppe Conte, ribadendo che sui pignoramenti dei conti correnti sono circolate solo «false notizie». Salvini «è il solito bugiardo» dice il capogruppo di Iv al Senato, Davide Faraone, sottolineando però che i debiti si recuperano attraverso un fisco «amico non con le manette, i pignoramenti e i condoni». I renziani faranno «argine contro qualsiasi provvedimento che vessa i cittadini» assicura Faraone, chiedendo al governo «di sgombrare il campo da qualunque ipotesi di aumento delle tasse o di meccanismi inadeguati di riscossione da parte dello Stato».

Lo Stato, intanto, potrebbe semplificare le comunicazioni con i cittadini: multe e atti dell'agenzia delle Entrate, per esempio, presto arriveranno via web nel «domicilio digitale», contenuto in un pacchetto di emendamenti alla manovra per spingere la digitalizzazione della P.a studiato dal ministro Paola Pisano, che punta anche a dotare tutti i cittadini di una «identità digitale» entro il 2022, superando l'attuale sistema dello Spid. Alla consegna della nuova carta d'identità elettronica sarà collegato il rilascio del Pin unico per accedere a tutti i servizi pubblici digitali, che potrebbe fare da apripista alla card unica. Sul fronte della pubblica amministrazione si muovono anche due emendamenti promossi dal ministro Fabiana Dadone: in arrivo per gli statali la detassazione dei premi di produttività al 10%, già prevista per il settore privato, che porterà in media 697 euro in più in busta paga ai dipendenti pubblici. Spinta anche al superamento del precariato nella P.a, con la proroga fino al 2021 dei piani per la stabilizzazione dei precari.



MUTUO RINEGOZIABILE
Dare la possibilità a chi ha perso la prima casa a causa della crisi di rinegoziare il mutuo e recuperare l'abitazione. Lo propone il Pd con un emendamento al decreto fiscale ora accantonato e su cui, a quanto si apprende, il governo sta lavorando. Si tratta di una misura «una tantum» - le richieste si possono fare fino al 2021 per pignoramenti tra il primo gennaio 2010 e il 30 giugno 2019 - che obbliga le banche a concedere la rinegoziazione, anche a un congiunto, con alcuni paletti, tra cui l'avere già pagato almeno il 10% del primo prestito, e su un debito di massimo 250mila euro. 

Il nuovo mutuo, che può essere concesso anche da una banca terza, deve valere almeno il 75% della base d'asta (se è inferiore la cifra dovrà corrispondere al debito più gli interessi) e si può rateizzare fino a massimo 30 anni. Il nuovo mutuo potrà essere accordato anche a un parente fino al terzo grado. Questa procedura si potrà applicare quando il debitore sia «un consumatore», il mutuo originario sia «con garanzia ipotecaria di primo grado sostanziale» e «sia pendente un'esecuzione immobiliare sul bene oggetto di ipoteca per il credito» con il pignoramento notificato appunto tra il 1 gennaio 2010 e il 30 giugno 2019. Chi ha perso la casa non si deve però trovare all'interno di un piano di ristrutturazione dei debiti per sovraindebitamento. I nuovi finanziamenti o rinegoziazioni dei mutui avranno il supporto, nella proposta del Pd, del Fondo di Garanzia per la prima casa per il 50% del prestito. Sarà comunque il Mef, insieme a Politiche giovanili e Infrastrutture, entro tre mesi dalla conversione del decreto, a stabilire le modalità di presentazione delle istanze, l'esame da parte del giudice e la possibilità che sia concesso un nuovo finanziamento da una banca diversa dal creditore ipotecario.

 



IMU E ZONE TERREMOTATE
Sulla proroga per l'esenzione «dell'Imu per l'Emilia Romagna il governo si è impegnato a fare una sintesi delle istanze dei territori terremotati e si appresta ad approvare oggi gli emendamenti di gran parte delle forze politiche» al dl sisma. Così Gianluca Castaldi (5s), sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, replica alla Lega. «Il governo ha aggiunto 14,4 milioni per la proroga al 2020 dei mutui accesi per il sisma del 2012, ma anche oltre 16 milioni per i mutui degli enti locali del Centro Italia».

CEDOLARE SECCA AFFITTI COMMERCIALI 
Una proroga di un anno, per tutto il 2020, della cedolare secca sugli affitti commerciali, come i negozi. La chiedono sia il Pd sia il Movimento 5 Stelle con due emendamenti alla manovra che compaiono nella lista delle proposte segnalate all'attenzione della commissione Bilancio del Senato. Si chiede che anche per gli immobili commerciali dati in affitto per tutto il 2020 si possa optare per la cedolare al 21%, a patto che al 15 ottobre non risultino in corso contratti non scaduti tra gli stessi soggetti e per lo stesso immobile.

SGRAVIO PER ASSUNZIONE APPRENDISTI
Uno sgravio contributivo del 100% per le piccole imprese che assumono apprendisti nel 2020. È uno degli emendamenti alla manovra segnalati dal Pd. La decontribuzione piena si applicherebbe nei primi tre anni di contratto, «restando fermo il livello dell'aliquota del 10 per cento per i periodi contributivi» successivi.

CREDITI FISCALI
Via libera alla modifica che riduce le sanzioni, nel caso di indebite compensazioni di crediti fiscali, introducendo un meccanismo progressivo, che può arrivare fino a un massimo di 250 euro. La misura è contenuta nella riformulazione dei relatori di diversi emendamenti al decreto legge fiscale. Nel testo arrivato in parlamento si prevede che, in caso di mancata esecuzione della delega di pagamento risultato dei controlli dell'Agenzia delle entrate che ha rilevato delle irregolarità, venga irrogata una sanzione di 1.000 euro. La modifica approvata dalla commissione finanze della Camera fissa una sanzione del 5% fino a 5.000 euro, fissando un tetto massimo di 250 euro.


PREMI DETASSATI
Detassazione del 10% dei premi di risultato per un massimo di 1.000 all'anno per i dipendenti pubblici con reddito annuo fino a 80 mila euro lordi. È quanto prevede un emendamento del governo alla legge di bilancio che cerca di ridurre il gap tra gli incentivi per la produttività previsti per i lavoratori pubblici e quelli per i lavoratori privati. In particolare, la misura di «protezione sociale» punta all'applicazione di una aliquota agevolata al 10% in luogo dell'aliquota marginale del 33,76% (in media ponderata). La misura comporterebbe un minor gettito fiscale di poco superiore a 400 milioni di euro calcolato su 2,5 milioni di statali. Tuttavia, si stima un onere non superiore a 71 milioni di euro annui, per ciascuno dei due anni 2018 e 2019. La norma, come si legge nella relazione tecnica, infatti potrebbe essere proposta, in una prima fase sperimentale, con un plafond di monte salari di produttività che godrebbe del beneficio fiscale quantificato in 300 milioni di euro anno, da utilizzare fino a concorrenza dalle pa, ed inoltre, poiché il beneficio fiscale della misura discende dalla differenza tra l'aliquota marginale del 33,76% e l'aliquota agevolata del 10%, al fine di determinare l'onere è necessario applicare tale differenza 23,76% al plafond di monte salari di produttività, fissato in 300 milioni.




EQUILIBRIO
«I cittadini onesti non dovranno avere nulla da temere, nonostante il terrorismo psicologico di Matteo Salvini.
Italia Viva sarà sempre dalla parte dei più deboli e come tale valuterà questa proposta di governo: sono deboli i comuni che soffrono di oltre 10 miliardi di tributi locali non riscossi, sono deboli i cittadini che finiscono a non avere le risorse per pagare i tributi locali. Presenterò personalmente un emendamento di equilibrio, per dare più tempo a chi si trova davvero in difficoltà e che non consentirà il pignoramento di una quota superiore al 50% della disponibilità sul conto corrente, se tale conto è esiguo. Ma in nessun caso dobbiamo consentire a nessuno, men che meno a Salvini, di generare allarmismo». Lo dichiara il deputato di Italia Viva, Gianfranco Librandi.

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