Migranti, il premier assicura: svuotiamo subito Lampedusa. Oggi in Cdm aiuti per la Sicilia

Migranti, il premier assicura: svuotiamo subito Lampedusa. Oggi in Cdm aiuti per la Sicilia
di Marco Conti e Cristiana Mangani
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Giovedì 3 Settembre 2020, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 00:34

Mutui agevolati e congelamento delle scadenze fiscali fino al 31 dicembre del 2021 per l'isola di Lampedusa. Agevolazioni fiscali per tutta la Sicilia, due navi entro venerdì per svuotare l'hotspot, e impegno a velocizzare i rimpatri.
Il premier Giuseppe Conte ha messo intorno a un tavolo il sindaco dell'isola, Totò Martello, il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci, e diversi ministri (Lamorgese, Gualtieri, Guerini, De Micheli, Di Maio in collegamento video, e il capo della Protezione civile Angelo Borrelli) per tentare di trovare una soluzione all'emergenza senza fine che affligge le coste del Sud d'Italia.

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LE TENSIONI
Il governo ha voluto rassicurare Martello sulla presenza dello Stato, visto che nelle ultime settimane i continui sbarchi di migranti hanno fatto salire di molto la tensione sull'isola, e la questione si è spostata ancora di più sul piano politico. Ma gli amministratori siciliani lasciano comunque palazzo Chigi con qualche riserva. «Se le promesse verranno messe nero su bianco, potrò dirmi soddisfatto», ha dichiarato il sindaco Pd, facendo riferimento al consiglio dei ministri di oggi che potrebbe varare il pacchetto di misure a favore dell'isola.
«Siamo consapevoli delle difficoltà che state vivendo - ha detto Conte durante l'incontro - e della necessità di studiare insieme le soluzioni più efficaci per far fronte a queste difficoltà. Ma sappiamo anche che il fenomeno è complesso da sempre e non bastano gli slogan per affrontarlo».
Il premier ha anche più volte sottolineato l'importanza dell'entrata in carica del nuovo governo tunisino, che potrebbe presto andare a incontrare. Così come è previsto un viaggio proprio a Lampedusa. Qualcosa che potrebbe aiutare di molto l'Italia nel tentativo di contenere le partenze, visto l'accordo firmato da tempo con i il paese africano.

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«Congratulazioni alla Tunisia per il nuovo Governo guidato da Hichem Mechichi - ha twittato il presidente del Consiglio prima dell'incontro -. L'Italia è pronta a lavorare insieme per il rafforzamento della cooperazione strategica bilaterale, nell'interesse dei nostri due Paesi e dell'intera regione mediterranea».
Dalle coste tunisine, infatti, sono arrivati negli ultimi mesi gran parte dei migranti, poi sbarcati a Lampedusa, fino a riempire l'hotspot e anche la parrocchia vicina con circa 1500 persone. Ieri ce ne erano 600 nel Centro e 300 in altre strutture. Domani arriveranno altre due navi inviate dal Viminale (sono 5 in tutto) per prenderli a bordo, in modo da fargli effettuare la quarantena lontano dall'isola. E questo permetterà di alleggerire le strutture sul territorio.
L'incontro di ieri sera segue il braccio di ferro tra regione e governo sull'ordinanza del presidente Musumeci che disponeva la chiusura degli hotspot in Sicilia, impugnata dal governo e bocciata dal Tar. Il governatore di centrodestra era accompagnato dall'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. «Entro venerdì - ha sottolineato ancora Martello all'uscita dall'incontro - sarà svuotato tutto il centro di accoglienza e saranno fatti dei lavori per il problema della sicurezza e dal punto di vista sanitario. Ci saranno le navi pronte per spostarvi immediatamente i migranti, ci sarà più attenzione alle fughe dei migranti. Faranno i tamponi e saranno trasferiti direttamente sulle navi» al loro arrivo».
«Abbiamo aperto una breccia in un muro che sembrava di cemento armato. Quello del popolo siciliano è un interminabile calvario. La gente ha paura, ed è una paura che si accentua con il Covid, questo l'ho detto a Conte e ai ministri presenti», ha aggiunto Musumeci.
NUOVA MISSIONE
Nei prossimi giorni la ministra Lamorgese si recherà in Algeria, per formalizzare un accordo mai portato a termine. Molte delle partenze avvengono proprio da lì. Mentre Save the Children nel suo nuovo rapporto ha calcolato che oltre 200 mila minori stranieri non accompagnati sono arrivati negli ultimi 5 anni in Europa per chiedere asilo e abbandonati a un destino incerto, senza sicurezza e protezione.
 

 

 

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