Giorgia Meloni lancia un messaggio chiaro al resto della coalizione di centrodestra: «Per me è importante che il centrodestra cresca e cresca tutto: non avrebbe senso che FdI cannibalizzasse gli altri. Mi interessa la somma, non gioisco se calano gli alleati, ma gli avversari». Messaggio apparentemente rassicurante, ma in realtà duro e implicitamente rivolto a Matteo Salvini, che oggi è stato ricevuto a Palazzo Chigi da Mario Draghi.
Meloni e il messaggio a Salvini
Presentando il libro di Vittorio Feltri, in un salone gremito dell'esclusivo Circolo Aniene, la leader di Fdi sembra infatti rilanciare la sfida per la leadership con Salvini, ma da una chiara posizione di forza, parlando ormai da candidata premier in pectore.
La coalizione
Al coordinatore nazionale Antonio Tajani tocca quindi il compito del pompiere: «In un partito il dibattito è fisiologico», assicura presentando la kermesse di Napoli del prossimo fine settimana. Tuttavia in tanti dentro Forza Italia notano che Gelmini oltre ad essere ministro è anche la capo delegazione del partito azzurro al governo, un incarico già abbastanza prestigioso. A diversi azzurri poi non è sfuggito il silenzio di Carfagna e Brunetta che, al momento, non le hanno espresso alcuna solidarietà, dando un segnale di presunta presa di distanza. Ma sono solo illazioni, in un partito che non è nuovo a un clima di scontri e recriminazioni, anche forti. Tornando al duello Lega-Fdi, Meloni, implicitamente risponde alle parole del segretario leghista che sabato aveva detto di «non avere tempo per i litigi», spiegando che dietro la scelta di andare al governo, c'era la volontà di «mettere da parte gli interessi di partito».
La replica
Accusa velata a cui la Presidente di Fratelli d'Italia, replica, seppur con toni felpati: «Nel mio caso - chiarisce - nessuno è contento se l'altro scende: quando c'è qualcuno che è più in alto ho sempre creduto che ciò accada perchè è più bravo di te», come dire, basta con le invidie, ma insomma, «competition is competition». Del resto Vittorio Feltri, ospite alla conferenza programmatica di Milano, ormai da tempo scommette sul successo di Meloni alle prossime politiche. Ma oggi va oltre: «Ammetto che sono innamorato di lei», dice tra le risate e gli applausi dei soci di un circolo tra i più celebri della Capitale. In molti infatti alla fine della serata hanno fatto la fila per un selfie o una stretta di mano
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