Non imitare gli altri, scopri chi sei veramente imitando te stesso o te stessa, consigliano certi filosofi (non Platone o Seneca). Chissà se Giorgia Meloni ha deciso di intraprendere questo percorso o semplicemente, e molto più probabilmente, vuole solo divertirsi e divertire. In una rapida manciata di minuti. Quelli di una telefonata a Fiorello. Ma è lei o non è lei? È la vera Giorgia o un fake Meloni? La voce è incredibilmente somigliante a quella del capo del governo e anche il tono. Fiorello ha chiamato in diretta a VivaRai2 a una donna, presentandola come imitatrice di Meloni ma la sua voce assomiglia talmente tanto all'originale da generare nei telespettatori il dubbio - che sia la stessa premier ad autoimitarsi stando al gioco - e poi la certezza: è Giorgia, è proprio lei che parla alla Giorgia. E siamo all'inedito o quasi. Nel senso che, a parte Berlusconi che si diverte a raccontare le barzellette su Berlusconi in berlusconese (ma qui siamo più che altro a uno sfoggio di potere e di regalità), è raro vedere un capo di governo che fa con divertita semplicità la parodia di se stesso. E La Russa che imita Fiorello che imita Gnazio non vale perché lui non ha mai guidato Palazzo Chigi e s'è fermato per ora al Senato.
E comunque: «Pronto Giorgia, ci sei? Ti metto in diretta», esordisce Fiorello. «Pronto», dice l'imitatrice non imitatrice. «Ma sentitela è uguale, già dal pronto sembra proprio Giorgia», esclama il conduttore.
Il fatto è che a lei piace giocare con i divi nazional-popolari. Basti pensare a ciò che ha raccontato l'altro giorno Checco Zalone. Si trovava in vacanza in Puglia con gli amici delle sue figlie (tutti di destra) e gli arriva un Whatsapp di Giorgia che vuole incontrarlo. Lui le risponde che si trova in un villino affittato (e condonato) e che ci sono «panzerotti, riso patate e cozze, parmigiana, latticini». Per cui le chiede se è allergica a qualcosa. Meloni risponde che è allergica alle nocciole. Lo scambio di messaggini non produce purtroppo un pranzo insieme. Rieccola intanto con Fiorello ieri. Lui le chiede di imitare lo slogan più celebre di Giorgia. «Ce lo devi fare, eh...». E la finta imitatrice si presta, premettendo ironica: «Non è facile rifare quello slogan, quella urlava come una matta, però era una cosa tipo: io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre...». Ancora Fiorello alla pseudo-imitatrice: «Tu per chi ha votato?». E lei, spiritosamente: «Io a sinistra». Il conduttore incalza: «Tra Bonaccini e Schlein alle primarie chi avresti votato?». Dall'altra parte del telefono arriva una leggera risatina: «Ehhh, fatti una domanda e datti una risposta». Alla domanda di Fiorello se sapesse imitare qualche altro politico, tipo la Schlein, la replica è perentoria: «No, io so fare solo Giorgia Meloni!». Questa la frase che sembra mettere la firma sullo sketch.
LE POLEMICHE
Seguono polemiche? No, ma quasi. Sui social, qualcuno accusa assurdamente Fiore di giocare con Meloni mentre prende sempre in giro Schlein storpiandone il cognome. Ma prima o poi anche Elly sarà coinvolta da Fiore. Magari le chiederà di scimmiottare Giorgia o di imitare Giorgia che fa il verso a se stessa.
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