LA GIORNATA

Governo, scontro Letta-Meloni. Il dem: «Legislatura partita con logica incendiaria». La replica: «Parole gravi». Al Colosseo striscione con La Russa scritto a testa in giù

Governo, la diretta

La Russa: impegnato a essere presidente di tutti i senatori

«Continuano a giungermi messaggi di solidarietà oltre che da comuni cittadini e amici di FdI, anche da parte di esponenti di ogni area politica. Rispondo pubblicamente a tutti ringraziando e rinnovando il mio impegno a voler essere il presidente di tutti i senatori. Da me i seminatori di odio non avranno alibi nè appigli per la loro semina». Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa

Schifani: «Solidarietà a La Russa, vittima intolleranza»

«La mia totale solidarietà al Presidente del Senato Ignazio La Russa, vittima della violenza e dell'intolleranza di frange di estrema sinistra che, evidentemente, ignorano cosa significhi rispettare le istituzioni democratiche e chi le rappresenta. La seconda carica dello Stato va tutelata dagli attacchi volgari e ideologici cui siamo stati costretti ad assistere in queste ore». Lo dichiara il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani.

Fontana: «Solidarietà al presidente del Senato Ignazio La Russa»

«Solidarietà al Presidente del Senato Ignazio La Russa, vittima di minacce e attacchi volti a intimidire le Istituzioni e i suoi rappresentanti. Il Paese ha bisogno di unione e non di messaggi e azioni divisive e inneggianti all'odio». Lo afferma il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

Letta: «Solidarietà mia e di tutto il PD al presidente La Russa»

«Solidarietà mia e di tutto il PD al Presidente del Senato #LaRussa. Quelle scritte sono inaccettabili». Così twitta il segretario dem Enrico Letta.

 

Meloni: «Gravissime le parole pronunciate dal segretario Pd Letta»

«Sono gravissime le parole pronunciate dal segretario del Partito democratico Enrico Letta a margine del congresso dei Socialisti europei a Berlino. Affermare all'estero che l'elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento italiano sia motivata da una sedicente 'logica perversà e 'incendiarià e che la scelta dei parlamentari italiani confermi 'le peggiori preoccupazioni in giro per l'Europà è scandaloso e rappresenta un danno per l'Italia, le sue più alte istituzioni e la sua credibilità internazionale. Letta si scusi immediatamente». Così la leader di FdI Giorgia Meloni in una nota.

Gualtieri: «Scritte e striscione contro La Russa vanno condannati senza esitazione»

«Le scritte in una sede romana di Fdi e lo striscione contro il neo presidente del Senato La Russa sono gesti che vanno condannati senza esitazione, Roma è città aperta che ha tra i suoi valori fondanti tolleranza e rispetto delle diversità». Così in una nota il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

La Russa: «Ringrazio forze politiche per le espressioni di solidarietà»

«Ringrazio sinceramente le forze politiche per le espressioni di solidarietà che mi hanno fatto pervenire ma voglio rassicurare tutti che una scritta vergata da mani ignote non mi ha minimamente turbato. Nella mia vita ho memoria di scritte anche assai peggiori verso di me e la mia parte politica. Anche stavolta avrei preferito, fosse dipeso da me, ignorare chi lancia il sasso e nasconde la mano, chi pensa che la minaccia o l'insulto possa sostituire il confronto. O peggio chi vorrebbe rivangare anni di violenza e terrorismo condannati dalla storia». Lo afferma il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Al Colosseo striscione contro La Russa: nome scritto a testa in giù

Uno striscione contro il neo presidente del Senato, Ignazio La Russa, è stato esposto a Roma - a quanto si apprende poco dopo le 21.30 di ieri - nei pressi del Colosseo, sul Ponte degli Annibaldi. Una pattuglia dei carabinieri del centro lo ha notato, rimosso e sequestrato. Sullo striscione, firmato da 'Cambiare Rottà, è scritto «Benvenuto presidente La Russa (il nome è a testa in giù rispetto alle altre parole, ndr). La resistenza continua». Sul profilo Fb di Cambiare Rotta Roma si legge: «Saremo ben lieti di mostrare a questo e a questo parlamento il significato di Antifascismo Militante. Ai nostri posti ci troverete, nelle strade, nelle piazze delle città».

 

Orlando: «Scelta La Russa-Fontana divide Paese»

«La Meloni ha detto che sono impegnati ad unire il Paese e non a dividerlo. E hanno eletto La Russa e Fontana. E se volevano dividerlo che facevano?». Lo scrive su Twitter Andrea Orlando (Pd).

 

Serracchiani: «Dalle deputate e dai deputati democratici, solidarietà al presidente del Senato»

«Le minacce contro il senatore La Russa rappresentano un atto vile che va condannato fermamente. Dalle deputate e dai deputati democratici, solidarietà al presidente del Senato. I democratici sono stati e saranno sempre contro l'uso delle minacce e della violenza politica chiunque ne sia vittima». Lo dice la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani.

Meloni: «Impegnati a unire, non a dividere Nazione»

«Scritta contro La Russa firmata con la stella a 5 punte: chiaro riferimento ad anni drammatici che non vogliamo rivivere. Il nostro impegno sarà per unire la Nazione, non per dividerla come sta tentando di fare qualcuno». Lo scrive in un tweet Giorgia Meloni (Fdi).

 

Casini: «Viva solidarietà al presidente La Russa»

«Esprimo la mia più viva solidarietà al Presidente La Russa: nessuna polemica politica, anche la più aspra, può giustificare minacce violente di questo tipo».

Lo dice Pier Ferdinando Casini, in una nota.

Letta: inizio legislatura con logica incendiaria

«L'inizio di questa legislatura è il peggiore che potesse esserci. La legislatura comincia con una logica incendiaria da parte di chi ha vinto le elezioni. Chi ha vinto, invece di riappacificare il paese, lo sta dividendo. Ma chi semina vento non può che raccogliere tempesta. Invito a considerare che questo metodo è davvero sbagliato. Si rompe ogni possibilità anche di un rapporto fra maggioranza e opposizione, che è un rapporto nell'interesse del paese». Lo ha detto il leader del Pd, Enrico Letta, a Berlino, a margine del congresso dei socialisti europei. «Sono scelte che fanno slittare ancora più a destra la maggioranza».

 

Salvini: fra Giorgia e Silvio tornerà armonia

«Sono sicuro che anche fra Giorgia e Silvio tornerà quell'armonia che sarà fondamentale per governare, bene e insieme, per i prossimi cinque anni». Lo dice il segretario della Lega Matteo Salvini, parlando della leader di FdI Giorgia Meloni e di quello di FI Silvio Berlusconi. «La sinistra non si rassegna e attacca con violenza la seconda e la terza carica dello Stato, appena democraticamente elette. Un clima di odio che va avanti da mesi e che continua a produrre attacchi fisici, minacce e insulti, in un momento in cui servirebbero unità e serenità, in Italia e nel mondo. La Lega e il centrodestra risponderanno col sorriso e col lavoro a questi violenti attacchi», ha aggiunto Salvini.

Meloni contro le minacce a La Russa: «Dobbiamo superare il clima d'odio»

Si appella al senso di responsabilità Giorgia Meloni commentando le minacce scritte con uno spray contro la saracinesca della sede di Fratelli d'Italia a Garbatella (Roma). «Le prime parole di Ignazio La Russa come Presidente del Senato sono state quelle di un uomo che conosce bene il peso delle Istituzioni e che farà di tutto per rappresentare con imparzialità e autorevolezza la seconda carica dello Stato.  Eppure diversi esponenti politici hanno deciso di renderlo un bersaglio, come persona e per le sue idee, rinfocolando un clima d'odio, già ben alimentato durante una campagna elettorale costruita sulla demonizzazione dell’avversario politico.  E così, accade che in una sede di Fratelli d’Italia compaia una scritta contro di lui, firmata con la stella a 5 punte, chiaro riferimento ad anni drammatici che non vogliamo rivivere. Il nostro impegno sarà per unire la Nazione, non per dividerla come sta tentando di fare qualcuno. Spero che il senso di responsabilità della politica prevalga sull’odio ideologico, perché l’Italia e gli italiani devono tornare a correre, insieme».

Vicepresidenza di Montecitorio, Quartapelle: «Sì a candidare Alessandro Zan»

«Alessandro Zan come altri colleghi e colleghe ha le carte in regola per un ruolo delicato come il vicepresidente della Camera. Potrebbe essere uno dei candidati che il PD metterà in campo. Tra di noi va fatta una riflessione seria su come utilizzare quel ruolo per favorire dei buoni lavori parlamentari». Così Lia Quartapelle, deputata del Pd, a "Sabato anch'io" di Rai Radio 1. «I ruoli istituzionali di presidenti del Senato e della Camera non sono ruoli di parte, ma di garanzia per il funzionamento del Parlamento. Starà a Lorenzo Fontana gestire l'aula in modo equilibrato equo e profiquo per le attività di tutti»

Renzi: «Non voterò mai governo a guida Meloni»

«Se ci sarà un governo Draghi noi voteremo a favore del governo Draghi, se ci sarà un governo Meloni non lo voterò mai. Noi facciamo l'opposizione. Con Meloni non governiamo e non votiamo la fiducia». Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, a Sky live in Firenze. «Non sarò mai dalla parte di Giorgia Meloni». «Il Pd o fa l'accordo coi riformisti o coi grillini. Deve decidere cosa fare da grande. Il Pd o sta con la sinistra estremista del reddito di cittadinanza dei grillini o torna a fare la sinistra riformista», ha aggiunto. E sui presunti voti del Terzo polo a La Russa? «Assolutamente no. Nel caso dell'elezione di Fontana il nostro candidato ha preso più voti di quanti ne abbia il gruppo. E i franchi tiratori sono stati del Pd, visto che la loro candidata, Guerra, ha preso meno voti di quanti ci si aspettava. La Russa ha avuto 17 voti in più, noi siamo 9 e non si possono fare le fotocopie nel catafalco». 

Fitto sulla maggioranza: «Siamo in fase di rodaggio. L'unico governo possibile è quello di una coalizione di centrodestra»

Un'altra voce autorevole che stempera la tensione ma ammette che il centrodestra è in una «fase di rodaggio» e quindi non granitico e compatto.  «Siamo nella fase di rodaggio,
supereremo anche qualche difficoltà». 
«L'unico governo possibile è quello di una coalizione di centrodestra». Lo ha spiegato il deputato di FdI Raffaele Fitto, escludendo la ricerca da parte della maggioranza di sostegno nel Terzo polo se non si ricomponesse lo strappo con Fi. «Lo escludo», ha dettoFitto, ospite del Live In da Firenze di SkyTg24: «Basta rivedere il percorso di Meloni e FdI per avere una certezza, la coerenza. Siamo stati gli unici, in questi anni in cui si succedevano governi con le maggioranze più strampalate e incredibili, a mantenere fede al rapporto con gli elettori. La coerenza è l'elemento decisivo e fondamentale nel credo politico di Meloni e FdI.

Rampelli: «Sono convinto che il centrodestra andrà unito alle consultazioni»

«L'unità del centrodestra è quello che ha sempre contato in questi decenni anche quando sono state fatte scelte diverse rispetto ai governi. Il 25 settembre gli italiani ci hanno dato un mandato e sono sicuro che nessuno vorrà tradirlo. Infine, l'elezione di Fontana lo dimostra, ma anche il voto di Berlusconi e della Casellati a La Russa, che il centrodestra è una scelta e una necessità». Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d'Italia, intervistato dal Messaggero, stempera la tensione con Fi, anche dopo gli appunti di Berlusconi su Meloni. «Quando si mostrano appunti così visibilmente è facile pensare che siano fake - afferma -. Se questo fosse il pensiero autentico di Berlusconi rivendicherebbe quegli appunti e quei giudizi. Ma nel caso lo facesse sarebbe utile scrivere anche che Giorgia Meloni non è ricattabile e di questo andiamo tutti fieri. La presidente Meloni poi, proprio per la sua gavetta, ha ben chiaro il senso della rappresentanza e agirà con equilibrio nella composizione del governo». Si dice poi convinto che alle consultazioni «andremo insieme. Ce lo chiedono gli italiani che ci hanno votato».

Le notizie di politica di oggi in diretta - Giorgia Meloni ha risposto a voce agli appunti di Silvio Berlusconi in cui l'obiettivo di un fotografo è arrivato a leggerne l'imbarazzante contenuto. C'era scritto che Meloni è supponente, prepotente e arrogante. Lei risponde aggiugendo un altro aggettivo qualificativo alla lista: non ricattabile. Sale la tensione, insomma, tra gli alleati di centrodestra che non potrebbero permettersi di litigare: c'è una squadra di governo da comporre e delineare (l'ultimo Totoministri si legge qui). Ieri il leghista Lorenzo Fontana è stato eletto alla presidenza della Camera con 222 voti, 15 in meno rispetto a quelli che aveva a disposizione la coalizione di centrodestra (anche l'elezione del presidente del Senato Ignazio La Russa ha registrato delle defezioni in maggioranza). «La ricchezza dell'Europa e dell'Italia sta proprio nella diversità», ha detto Fontana nel suo discorso di insediamento. La Camera dei deputati tornerà a riunirsi mercoledì 19 ottobre per l'elezione di vicepresidenti, questori e segretari d'aula. 

Qual è lo stato attuale dei rapporti tra Fratelli d'Italia e Forza Italia? Come si è riverberato sui gruppi parlamentari lo scontro di ieri? 

Il Terzo Polo che fa? Azione e Italia Viva puntano ad attrarre eletti in uscita da Forza Italia e isolare la Lega

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