Meloni, oggi fiducia in aula: «Un patto per 5 anni». Kiev, caro bollette e ruolo delle donne: il discorso

La premier a Montecitorio per un intervento «denso» a sentire i suoi consiglieri, con cui la premier chiarirà cosa ha in mente per i prossimi cinque anni

Meloni, oggi fiducia in aula: «Un patto per 5 anni». Kiev, caro bollette e ruolo delle donne: il discorso
di Francesco Malfetano
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Martedì 25 Ottobre 2022, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 08:23

Responsabilità e concretezza. Questa mattina Giorgia Meloni si presenterà alla Camera dei Deputati per tenere il suo primo discorso programmatico da presidente del Consiglio. Un intervento «denso» a sentire i suoi consiglieri, con cui la premier chiarirà cosa ha in mente per i prossimi cinque anni, guadagnando la fiducia dell’Aula (il voto arriverà in serata, dopo la discussione generale e la sua replica che anticipa il passaggio a palazzo Madama di domani). Al netto di una visione necessariamente a lungo termine, in primo luogo la leader di Fratelli d’Italia chiarirà l’impellenza di imprimere all’attività parlamentare e di governo uno sprint pari a quello che le ha consentito di terminare il passaggio di consegne con Mario Draghi già domenica. La priorità infatti è far fronte alla crescita dei prezzi dell’energia e ai suoi riflessi sugli italiani. «Responsabilità e concretezza» spiegano. 

IL DISCORSO

Il filone iniziale del discorso reggerà quindi proprio su questo tipo di azione rapida. Non a caso tra la fine di questa e l’inizio della prossima si dovrebbe tenere il secondo cdm del nuovo governo, utile a varare le primissime misure anti-crisi. Aree di intervento - incluso il conflitto in Ucraina - su cui la premier chiederà al Parlamento, opposizioni comprese, di non dividersi.

Non un invito all’impossibile unità ma a tenere a mente le necessità del Paese. 

L’impostazione programmatica del discorso - a cui Meloni ieri ha lavorato da casa assieme a Giovanbattista Fazzolari - risiederà poi nel superare queste dinamiche emergenziali. «Messo in sicurezza il Paese - ragiona chi lavora a contatto con la premier - avremo modo e tempo di dividerci». Nel corso dell’intervento infatti, in linea con i primissimi passaggi del suo esecutivo, con l’incontro informale tenuto con il presidente francese Emmanuel Macron domenica e con l’atteso faccia a faccia con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, la premier sottolineerà la necessità di un posizionamento euro-atlantico inattaccabile, annunciando - come già fatto in passato - sì la collaborazione con Bruxelles, ma solo declinata nella «difesa degli interessi italiani», specie per quanto riguarda il Pnrr.

LE SFIDE

Non solo. Nel discorso - al via alle 11 - Meloni rassicurerà le opposizioni, garantendo il rispetto dei diritti di tutti. Specie per quanto riguarda le donne (non solo sull’applicazione della legge 194 sull’aborto), alla cui importanza per il Paese verrà dedicato un lungo passaggio. La premier squadernerà poi le ulteriori sfide che attendono l’intera legislatura. A chiarirlo fonti interne a palazzo Chigi: «A conferma della natura fortemente politica del Governo e con l’obiettivo di dare seguito concreto e attuazione agli impegni assunti con i cittadini italiani in campagna elettorale». Verranno cioè rimarcati i tratti identitari che hanno premiato il centrodestra alle urne. Spazio quindi alle riforme (dalla giustizia all’autonomia, fino al presidenzialismo) e al cambio di passo sul fronte economico e lavorativo. Cioè alla cosiddetta “pace fiscale”, uno dei cavalli di battaglia di tutti i partiti di maggioranza durante la campagna elettorale, alla flat tax incrementale e alla revisione ragionata del reddito di cittadinanza. Più difficile il passaggio sulle pensioni, su cui è necessario un equilibrio nei conti che proprio il Carroccio fatica a comprendere. 

 

Non a caso ieri proprio Matteo Salvini, tra il primo incontro da ministro dell’Interno (con l’Ammiraglio Nicola Carlone) e quello con il consiglio ristretto leghista per l’economia, ha provato sostanzialmente a dettare l’agenda meloniana, chiarendo cosa si aspetta di sentire oggi: migranti, superamento della legge Fornero, estensione della flat tax, interventi strutturali sulle cartelle esattoriali e, appunto, ipotesi di revisione del reddito di cittadinanza. 

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