LA GIORNATA

Governo, diretta. Meloni sente Berlusconi: domani l'incontro nella sede di Fratelli d'Italia

Gli aggiornamenti sulla giornata politica in tempo reale

Governo, la giornata in diretta

Ronzulli: "Centrodestra chiederà unito l'incarico alla Meloni"

«Il caso Ronzullì non è mai esistito, e comunque non esiste più. Io sono figlia di un Carabiniere, mio padre ha servito il Paese nell'Arma per tanti anni e mi ha insegnato che servire la Patria è il primo dovere di ogni cittadino e prima di tutto di chi ha responsabilità pubbliche. L'Italia ha bisogno di avere un governo al più presto, con una squadra di alto profilo, sostenuta da una coalizione di centro-destra unita, coesa e compatta, così come si è presentata agli italiani e così come ci hanno chiesto gli italiani». Così, in una nota, la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli. «Nella squadra di governo Forza Italia dovrà svolgere il ruolo importante, sul piano dei contenuti e degli assetti, che le è stato conferito dal consenso degli elettori - aggiunge Ronzulli -. Nei prossimi giorni il centro destra si presenterà unito al Colle, per proporre al Presidente della Repubblica di conferire l'incarico all'on. Meloni, che ha il diritto-dovere di guidare il paese per portarlo fuori dalla crisi. A dispetto delle ricostruzioni malevole, io ho sempre lavorato per questo, anche in occasione della votazione per il Presidente del Senato. Continuerò a farlo, da Senatrice della Repubblica o in qualunque ruolo il Presidente Berlusconi ritenesse di indicarmi».

Lega: ottimismo per incontro Meloni-Berlusconi

«Anche oggi Matteo Salvini è stato in contatto con gli alleati: la Lega guarda con estremo ottimismo all'annunciato incontro di domani tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. L'obiettivo comune di tutto il centrodestra dev'essere quello di rispondere alle aspettative degli italiani, con buonsenso, responsabilità e serietà». Così una nota della Lega.

Domani incontro tra Meloni e Berlusconi

Secondo quanto si apprende da fonti di Fdi e Fi, oggi ci sono stati contatti telefonici tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. I due leader si vedranno di persona domani a Via della Scrofa, nella sede di Fratelli d'Italia.

Nuove scritte contro La Russia a Roma

Una nuova scritta contro il neo presidente del Senato, Ignazio La Russa, è comparsa nella notte tra sabato 15 e domenica 16 ottobre. Dopo la stella a cinque punte fatta con lo spray sulla sede locale di Fdi nel quartiere della Garbatella e lo striscione al Colosseo, stavolta sono state imbrattate le mura dell'Acquedotto Alessandrino, nel tratto che attraversa il parco Sangalli, dove si legge - scritta con lo spray nero - la frase « La Russa boia speriamo che tu muoia», siglata con la A cerchiata, simbolo degli anarchici. È quanto si apprende da fonti investigative, informate dalle istituzioni locali.

Meloni: da sinistra attacchi scomposti, si mettano l'anima in pace

«Gli attacchi scomposti della sinistra negli ultimi giorni rappresentano un vero e proprio insulto ai cittadini che hanno scelto da chi essere rappresentati. Capisco che per questi esponenti possa sembrare quantomeno anomalo vedere dei partiti che hanno la possibilità di governare con l’appoggio degli italiani, (non ci sono abituati) ma che piaccia loro o meno, questa è la democrazia. Si mettano l’anima in pace: siamo qui per risollevare la nostra Nazione. Sarà un percorso pieno di ostacoli, ma daremo il massimo. Senza mai arrenderci». Lo ha scritto la leader di Fdi Giorgia Meloni in un post sui social. 

Dureghello: «Mantenere vivo il ricordo per spegnere le sirene dell'odio»

«Il 16 ottobre 1943 è la data in cui ricordiamo la prima deportazione nazifascista degli ebrei romani. Uomini, donne e bambini strappati dalle loro case e mandati a morire. Mantenere vivo il ricordo è un imperativo morale che serve a spegnere le sirene dell'odio e del fanatismo». Lo scrive su twitter Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma.

 

Meloni sente presidente Comunità Ebraica Roma: vicinanza e sostegno

Giorgia Meloni e la presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Duregehello - si apprende - si sono sentite telefonicamente questa mattina. Nel corso della chiamata la leader di Fdi ha espresso vicinanza e sostegno nel giorno in cui ricorre l'anniversario del rastrellamento del ghetto della Capitale del 1943.

Speranza: «Non dimenticare la barbarie perché non si ripeta. Mai più»

«Il 16 ottobre del 1943 è il giorno del rastrellamento della comunità ebraica del ghetto di Roma. Oltre mille persone tra donne, uomini e bambini vennero prelevate dai nazi-fascisti e deportati a Auschwitz. Solo 16 tra loro tornarono vive. Non dimenticare la barbarie perché non si ripeta. Mai più»: lo scrive il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella sua pagina Facebook.

Fontana: «Rastrellamento pagina raccapricciante nostra storia»

«Quel che accadde all'alba del 16 ottobre del 1943 rappresenta una delle pagine più buie, tristi e raccapriccianti della storia del nostro Paese. Più di mille ebrei, con oltre 200 bambini, furono vittime della ferocia nazista che strappò via vite facendo irruzione casa per casa.

Il sabato nero del ghetto di Roma deve rappresentare una memoria indelebile affinché simili orrori non si ripetano mai più. È dovere delle Istituzioni mantenere sempre vivo il ricordo per contrastare qualsiasi forma di razzismo e antisemitismo». Lo afferma il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

Calenda: «Ricordare è un dovere civico»

«Ricordare è un dovere civico. Il rastrellamento del Ghetto di Roma e la deportazione di 1259 persone è una ferita che non si potrà mai rimarginare. Per questo dobbiamo continuare a combattere senza tregua contro ogni forma di intolleranza, razzismo, antisemitismo e totalitarismo». Così Carlo Calenda su twitter.

 

 

Salvini: «Mai sottovalutare o tollerare antisemitismo»

«Il rastrellamento del ghetto di Roma sarà sempre una pagina buia e incancellabile della nostra storia. Oltre al nostro ricordo e alla nostra solidarietà alla Comunità Ebraica, dobbiamo garantire l'impegno affinché certi orrori non si ripetano. L'antisemitismo non dev'essere mai sottovalutato o - peggio - tollerato». Così il leader della Lega Matteo Salvini in una nota, ricordando il rastrellamento del ghetto di Roma il 16 ottobre 1943.

Conte: «Rastrellamento Ghetto ferita lacerante per intero Paese»

«Il 16 ottobre del 1943 le truppe nazifasciste rastrellarono e deportarono al campo di concentramento di Auschwitz oltre mille tra uomini, donne e bambini che abitavano nel Ghetto di Roma. Una ferita lacerante per la città e per l'intero Paese, una pagina nera della nostra storia che mai potrà essere cancellata». Lo scrive il leader del M5s, Giuseppe Conte, su Facebook, nell'anniversario del rastrellamento del ghetto di Roma.

Zingaretti: «Rastrellamento Ghetto pagina buia nostra storia»

Il rastrellamento del Ghetto ebraico di Roma è «una pagina buia della nostra storia che non possiamo dimenticare. Mai più». Lo scrive sui social network il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. «Alle 5:15 del 16 ottobre 1943 - prosegue Zingaretti -, soldati nazisti coadiuvati da funzionari fascisti consegnarono agli abitanti di religione ebraica del Ghetto di Roma un biglietto con delle istruzioni precise. Costretti a mettere una vita in valigia senza sapere cosa sarà del futuro. Venti minuti dopo sarebbero dovuti essere pronti. Dei 1024 deportati al campo di sterminio di Auschwitz Birkenau, solo in 16 fecero ritorno a casa».

 

La Russa: «Rastrellamento ghetto di Roma tra pagine più buie nostra storia»

«Il rastrellamento del ghetto di Roma rappresenta una delle pagine più buie della nostra storia. Quel giorno, oltre mille persone tra donne, uomini e bambini furono strappate ai loro affetti e deportate al campo di sterminio di Auschwitz. Solo 16 di loro fecero ritorno». Lo afferma il Presidente del Senato, Ignazio La Russa. «È compito di tutti, a cominciare dalle più alte istituzioni, tramandarne il ricordo affinché in futuro non si ripetano mai più simili tragedie. Alla comunità ebraica, oggi come sempre, la mia sincera vicinanza», conclude.

Letta: «Rastrellamento al Ghetto di Roma. Sopravvissero in 16»

«Sopravvissero in 16. Il 16 ottobre 1943 il rastrellamento a Roma al Ghetto e la deportazione ad Auschwitz». Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta.

 

Meloni: «Orrore deportazione ebrei romani per furia nazifascista sia di monito»

«La vile e disumana deportazione di ebrei romani per mano della furia nazifascista: donne, uomini e bambini furono strappati dalla vita, casa per casa». Così la leader di FdI ricorda il rastrellamento del Ghetto di Roma, avvenuto 79 anni fa. «Un orrore - aggiunge in una nota - che deve essere da monito perché certe tragedie non accadano più. Una memoria che sappiamo essere di tutti gli italiani, una memoria che serve a costruire gli anticorpi contro l'indifferenza e l'odio. Una memoria per continuare a combattere, in ogni sua forma, l'antisemitismo».

 

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