Meloni-Berlusconi, incontro a Milano. Toto-ministri, caso Moratti e i dossier sul tavolo

In una nota di FI e FdI si parla di "grande collaborazione e unità di intenti". Sullo sfondo la partita dei dicasteri e la battaglia per il Pirellone

Meloni-Berlusconi, incontro a Milano. Dal caso Moratti al toto-ministri, i dossier sul tavolo
di Francesco Bechis
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Sabato 1 Ottobre 2022, 14:23 - Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 00:09

Alla fine l'incontro c'è stato. Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi si sono visti a Milano. E a comunicarlo sono loro due, per spegnere sul nascere spifferi e retroscena. «Nel corso del colloquio, che si è svolto in un clima di grande collaborazione e unità di intenti, i due leader hanno ribadito la soddisfazione per l'affermazione del centrodestra alle elezioni politiche e hanno fatto il punto sull'attuale situazione politica», si legge in una nota congiunta. «Meloni e Berlusconi hanno poi approfondito i dossier più urgenti all'ordine del giorno, a partire dal caro energia».

Meloni-Berlusconi, sul tavolo la sfida di governo

Ma lo sguardo è già al governo che sarà.

E all'esecutivo, prosegue la nota, che dovrà essere «di alto profilo, capace di affrontare le gravi emergenze che il Paese si trova di fronte». Null'altro trapela per il momento dall'atteso faccia a faccia. Rimasto in bilico fino all'ultimo con la Meloni che da giorni ha scelto il silenzio.

Oggi, dopo il vertice con il Cavaliere, la prima uscita pubblica dopo la vittoria delle elezioni dalla Coldiretti. Dove la premier-in-pectore del centrodestra ha confidato di essersi dedicata «anima e corpo ai dossier più urgenti che la politica dovrà affrontare nei prossimi mesi». 

Smentite dunque le voci di incomprensioni fra alleati alla vigilia dell'incarico che fra due settimane dovrà affidare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per formare un nuovo governo. Alimentate fra l'altro da un altro vertice, quello andato in scena ieri ad Arcore tra Berlusconi e il leader della Lega Matteo Salvini. Anche qui è stata ribadita «la massima comunità d'intenti con Giorgia Meloni: è necessario dare presto all'Italia un esecutivo compatto, di alto livello, capace di affrontare sfide complicate a partire proprio dall'emergenza originata dai prezzi record dell'energia». Mentre oggi da via Bellerio chiedono di accelerare: «Il caro-energia è un problema che Matteo Salvini denuncia da mesi e anche alla luce di quanto accade in Europa sarà il prossimo esecutivo a dover intervenire rapidamente a tutela di famiglie e imprese».

 

La Lombardia e il caso Moratti

Certo la visita di Meloni da Berlusconi non arriva in un giorno semplice. Specie in Lombardia, dove nel centrodestra è scoppiato il caso Letizia Moratti. L'ex sindaca di Milano minaccia infatti uno strappo se non dovesse essere candidata dalla coalizione alle regionali dell'anno prossimo. Una promessa - dice lei - che le sarebbe stata fatta dall'attuale governatore Attilio Fontana, che però nega e anzi parla di un «rapporto di fiducia incrinato» con il suo assessore alla Sanità e demanda al centrodestra la decisione sul caso scoppiato intorno al Pirellone.

Una possibile grana sulla strada che porta Meloni a Palazzo Chigi. Che può incrociare l'altra partita chiave di queste ore, il toto-ministri che vede impegnati giorno e notte i leader della coalizione per riempire le caselle. Alcune di queste, le più sensibili, dovranno avere l'imprimatur del Colle. Dal Viminale, rivendicato da Salvini ma più probabilmente destinato a un tecnico - il "Capitano" nelle ultime ore sembra aver accettato di fare un passo di lato su pressing degli alleati - fino alla Difesa, gli Esteri e l'Economia. 

Nella griglia dei dicasteri adesso un posto potrebbe liberarsi proprio per la Moratti, magari alla Sanità. Ma nulla è ancora deciso. Resta però da scongiurare un rischio per il centrodestra e soprattutto per il Carroccio alle elezioni regionali lombarde. E cioè la possibile decisione di Moratti di candidarsi da sola e correre in una lista civica, magari insieme all'attuale sindaco di Milano Beppe Sala. O ancora, ipotesi niente affatto remota, di candidarsi insieme al Terzopolo di Matteo Renzi e Carlo Calenda: entrambi i leader hanno già espresso apprezzamento sul nome della Moratti.

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