Covid, Mattarella: «Troppe cure rinviate per il virus, malattie come i tumori non sono in lockdown»

Covid, Mattarella: «Troppe cure rinviate per il virus, malattie come i tumori non sono in lockdown»
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Lunedì 26 Ottobre 2020, 11:56 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 14:34

Non usa giri di parole il presidente Mattarella. «Le altre patologie non sono finite in lockdown. Troppi screening e cure sono rinviati per terapie che, come i tumori, non consentono pause e sospensioni. Il vaccino sia a disposizione di tutti senza discriminazione alcuna. Deve essere globalmente accessibile. È la nostra convinzione che proviene dalla nostra cultura e civiltà»». Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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La ricerca «è un gioco di squadra e nella emergenza mondiale serve non competizione ma dialogo e scambio di informazioni e studi. Ora è tempo di collaborazioni e di alleanze globali, non di egoismi. Bisogna condividere le scoperte come si condivide la sofferenza». E ancora: «Non dimentichiamo che il nemico di tutti è il virus».

«La voce della ricerca, i dati che ci fornisce, il rigore e la trasparenza sono antidoto alle derive» che conducono nel «tunnel delle false notizie», spiega ancora Mattarella, intervenendo al Quirinale durante la cerimonia di celebrazione de I Giorni della Ricerca, parlando di «troppe dicerie, della perversa volontà di ingannare il popolo con false notizie».

«Dobbiamo avere il coraggio di realizzare una rivoluzione copernicana in cui la casa diventa per il paziente oncologico il primo luogo di cura», ha detto il Ministro della Salute Roberto Speranza nel suo intervento alla Cerimonia di celebrazione al Quirinale. «Accanto alla ricerca dobbiamo potenziare e migliorare i percorsi di assistenza dedicati al paziente oncologico, che è diventato in alcune situazioni un paziente con una malattia cronica e che deve sentirsi assistito in tutte le fasi della sua malattia.

Questa è la sfida presente: avvicinare il Servizio Sanitario Nazionale al paziente, puntando innanzitutto sull'assistenza domiciliare», ha aggiunto.

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