Mascherine, le nuove regole per la Pa «Negli uffici pubblici raccomandata la Ffp2»

Circolare di Brunetta: meglio indossarla se si è a contatto con gli utenti o in mensa. Per i privati l’indicazione sarà di usare la protezione in supermarket e luoghi affollati

Mascherine Ffp2, la circolare di Brunetta: «Raccomandate in ufficio»
di Francesco Malfetano
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Venerdì 29 Aprile 2022, 15:28 - Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 00:10

Anche dopo il primo maggio negli uffici pubblici resta raccomandato indossare la mascherina Ffp2. Specie in situazioni a rischio. A suggerirlo, con una dettagliata circolare inviata ieri agli uffici della pa, è il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta. «Si tratta di una precisazione - spiegano fonti vicine al dossier - sulla scorta del provvedimento firmato giovedì dal ministro Speranza». Il riferimento è alla cosiddetta ordinanza ponte che, frutto di un emendamento varato in Commissione Affari Sociali, sostanzialmente mantiene l’obbligo di mascherina fino al 15 giugno soltanto sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza e locali, nei luoghi dello spettacolo al chiuso e nei palazzetti dello sport. Un testo in cui non si fa alcun accenno ai luoghi di lavoro e, quindi, sottintenderebbe che per questi ogni obbligo è da considerarsi abolito. 

Tuttavia, come hanno specificato più volte gli esperti, serve ancora buon senso.

Così, sia negli uffici pubblici che nelle imprese, sono considerati validi ma non vincolanti i protocolli definiti ormai diversi mesi fa. Linee guida però da aggiornare. E quindi ecco la circolare che prima specifica come non esista alcuna obbligatorietà per il personale e poi raccomanda l’uso della Ffp2 a chiunque «si trovi a contatto con il pubblico (e dunque allo sportello) se sprovvisto di altre idonee barriere protettive», al personale «che svolga la prestazione in stanze in comune con uno o più lavoratori», «nel corso di riunioni in presenza» o «delle file per l’accesso alla mensa o altri luoghi comuni», «negli ascensori» e «in ogni caso in cui, anche occasionalmente, si verifichi la compresenza di più soggetti nel medesimo ambiente». Infine l’uso della protezione delle vie aeree è comunque raccomandato per coloro che condividono l’ufficio con colleghi “fragili”.

Cosa cambia negli uffici

Una serie di raccomandazioni che presto saranno con ogni probabilità estese anche al settore privato. Il 4 maggio infatti, il ministro del Lavoro Andrea Orlando incontrerà le parti sociali. Anche in questo caso il risultato sarà la definizione di nuove linee guida sull’uso delle mascherine. L’idea è quella di mantenere la protezione per tutti i dipendenti che lavorano in luoghi affollati come supermercati, centri commerciali, ditte o comunque dove non è possibile mantenere il distanziamento. È bene specificare che le novità interesseranno solo i lavoratori. 

 

 

Per i clienti di negozi o supermercati infatti, non è previsto che si possa chiedere di indossare obbligatoriamente la mascherina. Proprio ciò che avviene non solo in ospedali, rsa e mezzi di trasporto, ma anche in cinema e teatri. Una decisione quest’ultima contestata dai gestori: «Sentir definire le sale cinematografiche “luoghi maggiormente a rischio” e pertanto destinatari di protocolli sanitari rigidi (Ffp2) e di contro eliminare l’uso di mascherine in quasi tutte le attività anche al chiuso appare una scelta poco equilibrata e penalizzante» spiega l’Unione Editori e Distributori Cinematografici Anica.

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