Marrazzo, portavoce Gay Center: «Leggi contro omofobia vanno cambiate: non aiutano a denunciare»

Marrazzo (portavoce Gay Center): «Proposte di legge contro omofobia vanno cambiate: non aiutano a denunciare»
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Venerdì 25 Ottobre 2019, 13:00

Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, ha espresso le proprie perplessità circa le proposte di legge presentate alla Camera contro l'omofobia. «Dobbiamo considerare che da dati del numero verde contro l'omotransfobia Gay Help Line 800713713, solo una vittima su 50 pensa di denunciare - dichiara Marrazzo - le attuali leggi presentate alla Camera, di fatto introducono solo l'aggravante, senza dare alcuna tutela alle vittime che hanno difficoltà a denunciare».

«Riportiamo tre esempi per far capire perchè le leggi proposte alla Camera non aiuterebbero le vittime a denunciare - prosegue -  se la vittima ha 18 anni e subisce violenza in famiglia in quanto LGBT (lesbica, gay, bisex o trans). Se denuncia i suoi genitori dovrà trovare un sostegno legale da solo. E se non lavora e non ha un luogo dove andare chi lo sosterrà? Davvero pensiamo che un 18 enne farà una denuncia senza alcun tipo di supporto? Se la vittima è uno studente ed a scuola è bullizzato in quanto LGBT (lesbica, gay, biesex o trans) considerato che non è previsto nessun intervento nella sua scuola a suo sostegno. Se presenta denuncia nessuno lo supporterà. Davvero pensiamo che uno studente denuncerà i propri compagni / docenti / istituto scolastico? Se la vittima è un lavoratore ed è discriminato perché LGBT (lesbica, gay, biesex o trans) nel momento in cui denuncia il suo datore di lavoro probabilmente perderà il posto è non avrà più uno stipendio. Davvero pensiamo che un lavoratore denuncerà?»

Continua Marrazzo: «L’aggravante della pena non basta per rendere le persone libere di denunciare. Le attuali formulazioni daranno solo qualche mese in più alle persone che già vengono denunciate, ma lasceranno le vittime sole. Si parta dal testo condiviso in Senato e da li vengano aggiunte ulteriori integrazioni a sostegno delle vittime. Non accetteremo nessun compromesso al ribasso sulle vite delle persone della nostra comunità».

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