Mario Draghi, chi è: dalla moglie Serenella ai 2 figli e al tifo per la Roma. Lavinio il suo buen retiro

Mario Draghi, chi è: dalla moglie Serenella ai 2 figli e al tifo per la Roma. Lavinio il suo buen retiro
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Mercoledì 3 Febbraio 2021, 13:45 - Ultimo aggiornamento: 23:06

È stato governatore della Banca d'Italia e della Bce, è considerato il salvatore dell'euro, e adesso potrebbe spettargli il difficile compito di provare a formare un governo. Di Mario Draghi si conoscono studi e carriera ma alcune curiosità sono sfuggite a biografi e commentatori. Eccone alcune  che riguardano i suoi studi,  le città in cui è vissuto, i soprannomi, la famiglia, gli amici e la passione calcistica dell'uomo che ha ricevuto da Mattarella l'incaricato di formare un governo di “alto profilo”

L'infanzia e gli studi a Roma

Ha due fratelli minori, la storica dell’arte Andreina, già direttore del Museo Nazionale di Palazzo Venezia, e Marcello, imprenditore.

Ha perso i genitori quando aveva 15 anni, e insieme a una zia si è occupato di crescere i fratelli. Il padre, Carlo, fu uomo di incarichi pubblici: in Bankitalia, liquidatore con Donato Menichella della Banca di Sconto, in Bnl nel dopoguerra. La madre, farmacista, era originaria di Monteverde in provincia di Avellino. Prima di laurearsi in Economia alla Sapienza, Draghi ha studiato dai gesuiti, al Liceo Massimiliano Massimo di Roma, insieme a Gianni De Gennaro, Luca Cordero di Montezemolo (prima che i genitori lo mandassero alla Scuola Navale Morosini di Venezia), Staffan de Mistura, Luigi Abete e Giancarlo Magalli. Quest’ultimo racconta chi c’era con loro e conferma che Draghi era tra i più brillanti della scuola. «Mario - ricorda - spesso ci passava i compiti in pullman». Un altro compagno di classe, divenuto poi orafo, Giuseppe Petochi conferma: «Mario era molto bravo in latino e matematica, uno di quelli che quando sei in difficoltà ti aiutano»

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Lo sport e il tifo

Paolo Vigevano, fondatore di Radio Radicale, licenza liceale classica nel 1966 (Draghi, invece, nel 1965) ricorda il suo legame formidabile con Mario e svela la passione di Mario per il basket. «Un collante era la squadra di pallacanestro dell'Istituto. Ci giocavamo Mario, io e Giovanni De Gennaro, oggi capo della polizia, che era in classe con me. Mario aveva un bel tiro, il suo modello era Bill Bradley, gran campione e poi senatore Usa». Ma Mario Draghi è oggi anche un gran tifoso della Roma e appassionato di calcio in generale. Ha chiamato Aurelio De Laurentiis dopo la sentenza sportiva che ha ribaltato la sconfitta a tavolino del Napoli con la Juventus, per felicitarsi con lui.

 

L'università 

Draghi si è laureato in Economia nel 1970 alla Sapienza di Roma, relatore Federico Caffè,  con una tesi su Integrazione economica e variazione dei tassi di cambio in cui sosteneva che, all'epoca (1970), non sussistessero le condizioni per un progetto di una moneta unica europea. Nel 1971 entra al Massachusetts Institute of Technology e ha come professore, fra gli altri, Stanley Fischer, futuro governatore della Bank of Israel. Dal 1975 al 1978 è stato professore incaricato prima di Politica economica e finanziaria all’università di Trento e ha poi insegnato a Venezia e ai Firenze. Nel 2019 è stato insignito della laurea honoris causa in Economia da parte dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.

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La famiglia

Studia e lavora tra Boston, Washington, Firenze, Trento, Padova, Venezia, Londra, ma è a Roma che cerca sempre di tornare, nella casa del quartiere Parioli che condivide con la moglie Serenella (di antica famiglia padovana) e, fino a qualche anno fa, con i figli Giacomo e Federica. Il primo è laureato alla Bocconi e oggi lavora alla banca d’affari Morgan Stanley, la seconda è laureata in biologia e dirige una multinazionale del settore biotech. Da quando ha lasciato la presidenza della Bce il suo quartier generale è un ufficio nella sede di Bankitalia, che diresse dal 2005 al 2011. Passa molto tempo nel suo casale di Città della Pieve in Umbria. La famiglia della moglie ha una tenuta sul Brenta, mentre insieme hanno anche una villetta a Lavinio, nel litorale laziale.

I soprannomi

Il suo rigore, la sua autorevolezza, riconosciuti anche dai tedeschi, gli hanno creato un soprannome ad hoc, quello di "Super Mario" (l'idraulico del videogioco della Nintendo conosciuto in tutto il mondo), questo perché ha salvato l'Eurozona, con la determinatezza del “whatever it takes” (costi quel che costi). Ma in passato sono stati molti i soprannomi con cui è stato chiamato:  “l’americano” per l’esperienza al Mit di Boston e alla Banca Mondiale di Washington; il “signor Altrove” per la capacità di dileguarsi dagli incontri senza che nessuno se ne accorga; “l’Atermico” per l’abitudine di non portare mai il cappotto (tanto che il suocero gliene regalò uno perché temeva non lo avesse). 

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