Tajani: «La manovra italiana va modificata. Salvini molli i 5Stelle o ne pagherà gli sbagli»

Antonio Tajani
di Filippo Bernardi
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Mercoledì 28 Novembre 2018, 17:42 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 12:04
dal nostro inviato
BRUXELLES Governo gialloverde al massimo fino alle Europee e poi spazio a una nuova maggioranza fatta da Lega, Fi e responsabili. Questo il futuro politico italiano per il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che nel corso di una tavola rotonda a Bruxelles ha anche avvertito Roma sulla manovra a rischio procedura di infrazione («O cambia o pagheranno sia Governo sia cittadini»), senza risparmiare un duro attacco al commissario europeo Moscovici, sempre generoso nel criticare l’Italia («Deve stare zitto»).

Presidente Tajani, non crede che pur nelle burrasche il governo Conte abbia dato prova di riuscire a tenere nonostante tutto?
«Salvini ha appaltato la politica economica ai 5Stelle per tenersi la sicurezza e l’immigrazione che gli crea meno problemi perché può andare con la ruspa ad abbattere la villetta dei Casamonica, però quanto può durare? Alla fine diventa un cosostenitore delle scelte pentastellate e ad un certo punto dovrà per forza prenderne atto».

Lei è ancora convinto che l’Esecutivo gialloverde arriverà al massimo alle Europee?
«Sì, dopo le elezioni europee il governo cade perché ci sono troppi contrasti. La Tav si fa o no? Il terzo valico? La Gronda di Genova? La riduzione della pressione fiscale? Per il momento tengono per questione di sopravvivenza ma sono destinati a divorziare e Mattarella non manderà di certo il Paese alle elezioni politiche e quindi si formerà un’altra maggioranza fatta da Lega, Forza Italia e responsabili». 

E i 5Stelle?
«Nei 5 Stelle c’è un evidente malcontento, il gruppo rischia di sfarinarsi. Poi bisogna vedere cosa succede nel Pd...»

La Corte di Stasburgo ha archiviato il ricorso di Berlusconi sull’applicazione delle legge Severino. Una decisione scontata che però ha dato il la a qualche big azzurro per fare pressing affinché Il Cavaliere corra alle Europee sfidando Salvini per scongiurare un’ipoteca leghista sul centrodestra. Cosa ne pensa?
«Non sono d’accordo, io credo sempre si debba fare per e non contro qualcuno. Non credo nel partito unico e non lo vuole nemmeno l’elettorato di centodestra perché Fi non è la Lega, ha un'altra cultura e un'altra identità anche se può esserci un minimo comune denominatore come la politica a favore delle imprese e la riduzione della pressione fiscale. Credo in un centrodestra articolato».

Come finirà la partita con la Ue sulla manovra? La procedura di infrazione contro l’Italia sembra cosa certa.
«Se l’Italia non aggiusta la manovra il governo perde e gli italiani pagano. Abbiamo visto come è finita la Grecia con Tsipras: diceva “resistiamo resistiamo” e poi è arrivato il conto. Che la manovra vada modificata lo dicono tutti, sono i contenuti a non reggere. Non c’è una persona al mondo tranne i ministri della Repubblica italiana che giudichi positivamente la legge di bilancio».

Cosa preoccupa di più la Ue e gli Stati membri della manovra italiana?
«Il superamento della Fornero con la cosiddetta quota 100 preoccupa certamente molto poiché a differenza del reddito di cittadinanza, che viene considerato una misura una tantum, va a incidere strutturalmente sul bilancio italiano»

Gli attacchi di Moscovici all’Italia non rischiano di fare il gioco degli anti-europeisti?
«Moscovici deve stare zitto, non è compito suo quello di fare polemica politica. Sbaglia lui e sbaglia l’Italia a dire “dichiariamo guerra alla Ue”. La Commissione aizza solo astio verso l’Unione. Sull'Italia questi commissari parlano troppo».
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