LEGGI ANCHE Manovra, la contropartita per la Lega: decreto sicurezza blindato
L'EMENDAMENTO
L'emendamento-Siri, il «saldo e stralcio», avrà due binari, uno per le persone fisiche e uno per le imprese. Partiamo dalle prime. Tutti coloro che hanno debiti con la vecchia Equitalia (oggi si chiama Agenzia delle Entrate-Riscossione) e hanno un reddito Isee inferiore a 30 mila euro, potranno accedere a una sanatoria che avrà tre aliquote: 6%, 10% e 25%. L'aliquota più bassa, quella cioè del 6%, sarà applicata a coloro che hanno un Isee inferiore a 15 mila euro. L'aliquota intermedia del 10% sarà riservata a chi ha un reddito ai fini Isee tra 15 mila e 22 mila euro. L'aliquota più alta, il 22%, sarà pagata da chi ha un reddito Isee tra 22 mila e 30 mila euro. Queste soglie di reddito potranno essere superate in alcuni casi. Se chi ha il debito con Equitalia è un genitore single con un minore a carico, la soglia salirà fino a 40 mila euro. Se il debitore o un suo congiunto hanno una grave patologia, il limite di reddito per poter accedere alla sanatoria super-scontata salirà fino a 60 mila euro. Per poter beneficiare degli sconti, inoltre, ci sarà un altro parametro. La somma algebrica tra il reddito del contribuente e il suo debito con l'Agente della riscossione, dovrà restituire un risultato uguale o inferiore a 9 mila euro. Se, per esempio, il reddito è di 20 mila euro, e il debito di 11 mila, si potrà accedere alla sanatoria. Se il reddito è di 20 mila e il debito di 8 mila invece no.
IL MECCANISMO
Anche per le imprese ci sarà un meccanismo simile. Le società che hanno un debito con Equitalia lo potranno estinguere pagando il 6% se il loro «indice di liquidità», così come definito dal Codice Civile, è inferiore a 0,3. L'aliquota del saldo e stralcio sale al 10% se l'indice di liquidità è compreso tra 0,3 e 0,6, mentre passerà al 25% nel caso in cui l'indice di liquidità fosse superiore a 0,6. Quale sarà, invece, il destino di coloro che hanno aderito alla rottamazione-bis e hanno ancora in corso il pagamento delle rate? Se hanno i requisiti previsti dalle norme sul saldo e stralcio, potranno aderire al nuovo condono. In caso contrario dovranno invece continuare a versare le rate della precedente rottamazione.
«Con queste misure», spiega Siri, «faremo quello che abbiamo promesso fin dal primo momento, consentiremo a chi ha un debito fiscale con Equitalia ed è in difficoltà economiche di saldarlo». Anche le previsioni di gettito a questo punto, dovrebbero cambiare e superare i 2,2 miliardi di euro l'anno (11 miliardi circa in cinque anni), previsti dalla rottamazione-ter inserita nel decreto fiscale. Dove, invece, rimarrà la cancellazione di tutte le cartelle sotto i mille euro. Resta anche la chiusura delle liti pendenti con il pagamento del 50% del dovuto in caso di vittoria in primo grado del contenzioso tributario, e del 20% in caso di successo in appello.
© RIPRODUZIONE RISERVATA