M5S nel caos, quali ricadute sul governo? Grillo riprende la guida e congela Conte

Lo scontro nel Movimento apre nuovi scenari non solo all'interno ma anche su Parlamento e Governo

M5S nel caos, quali ricadute sul governo? Grillo riprende la guida e congela Conte
di Marco Conti
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Martedì 8 Febbraio 2022, 15:33 - Ultimo aggiornamento: 17:24

Avrebbe voluto risolvere la vicenda nel giro di un paio di giorni, ma Giuseppe Conte ha dovuto frenare per l’intervento di Beppe Grillo. Il padre nobile del MoVimento, dopo la pronuncia del tribunale di Napoli che ha sospeso lo statuto, si ritrova ora di nuovo tutto addosso. E i problemi da risolvere non sono solo politici ma anche economici visto che tutti gli impegni presi nel nome del nuovo statuto rischiano ora di ricadere sull’unico legale rappresentante del M5S.

L'intervento di Beppe Grillo

Grillo ha di fatto bloccato ogni soluzione rapida a che il duo Conte-Crimi avevano pensato nella giornata di ieri.

L’idea era quella di riproporre al voto di nuovo lo statuto facendo stavolta votare - a differenza dell’altra volta -  anche coloro che si sono iscritti negli ultimi mesi. 

Ma il problema non è solo nell’elettorato attivo ma anche nell’uso della piattaforma. Il voto sullo statuto avvenne utilizzando Skyvote, ma nel vecchio statuto si cita esplicitamente la piattaforma Rousseau di Casaleggio. 

Nessuna fretta, quindi, sostiene Grillo che ha messo in moto i propri avvocati anche dopo la prova non splendida dell’avvocato Conte che ha lasciato il fondatore in un mare di guai e di debiti. Di fatto anche Grillo congela Conte quando dice che "le sentenze si rispettano".

 

Le chat interne e la posizione di Di Maio

Nel frattempo nel MoVimento è tutto un ribollire nelle chat interne. Luigi Di Maio, che pochi giorni prima della sentenza di Napoli si era dimesso dal comitato dei garanti, resta in silenzio ma è facile pensare che si freghi le mani di fronte al caos provocato dal presidente del M5S, ora sospeso è bloccato anche da Grillo. Conte, per tornare in sella come pretende la stampa amica, dovrà ripassare da Di Maio e stavolta sarà meno facile della precedente ottenere un via libera.

Le ripercussioni sul governo

Senza guida e alle prese con una pesante guerra interna, il M5S rappresenta la variabile impazzita del sistema con inevitabili ripercussioni sul Parlamento e sul governo.  Il resto dei partiti segue il caos grillino con atteggiamenti critici o seguendo la linea di uno sconcertato silenzio. Dopo la paradossale gestione di Conte della partita del Quirinale, nel Pd è in difficoltà tutta quell’area che ha sempre puntato molto sulla costruzione di una coalizione con un M5S che sta però evaporando pur lasciando ancora per un anno in Parlamento oltre 200 eletti che hanno sempre minor voglia di elezioni anticipate. 

Nell’immediato la frenata imposta da Grillo ha spinto Conte ad annullare le previste comparsate televisive. Nella serata incontrerà i gruppi parlamentari che nei confronti del presidente-congelato non sono mai stati teneri. Soprattutto a Montecitorio.

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