Luca Zaia: «Spostamenti tra comuni, governo ci ripensi. La montagna? Vive una tragedia»

Luca Zaia: «Spostamenti tra comuni, governo ci ripensi. La montagna? Vive una tragedia»
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Venerdì 4 Dicembre 2020, 15:10 - Ultimo aggiornamento: 16:37

Il presidente del Veneto Luca Zaia oggi, in conferenza stampa nella sede della Protezione civile di Marghera, ha dichiarato che il governo sta prendendo delle misure sbagliate: «Spero in una nuova riunione tra regioni e governo per rivedere la misure del divieto di spostamento fuori dal comune di residenza il 25, 26 dicembre e 1 gennaio. Io ho in merito una soluzione, saprei cosa scrivere, ma al momento non posso dirla per rispetto istituzionale. Dopo di me anche il Comitato tecnico scientifico nazionale ha detto la stessa cosa. Chiudere un piccolo comune di qualche centinaio di abitanti infatti non è la stessa cosa che chiudere un comune con milioni di abitanti come Roma. Questa norma è una bestialità scientifica: e ve lo dice uno che ha introdotto in Veneto restrizioni che nessun altro ha fatto in Italia, pur essendo in zona gialla».

Poi Zaia ha invitato a considerare altre alternative, in quanto si tratta di una «battaglia di civiltà» all'interno dell'emergenza coronavirus: ad ogni modo ci sarebbe ancora del tempo per riconsiderare le scelte fatte: «Spero che il governo ripensi ad alcune misure del Dpcm e sarebbe una battaglia di civiltà. Spero che ci ripensino, che il governo si ravveda è ancora possibile, il tempo c'è e poi a Natale siamo tutti più buoni». Poi Zaia ha proseguito: «Capita di sbagliare ed è giusto rimediare. Il Cts - che è il faro scientifico nella vicenda del Covid - se dice che la misura è sbagliata, fossi al posto del governo ne prenderei atto e modificherei la norma: non credo sia un'onta ammettere di aver sbagliato e rimediare. È capitato anche a me con alcuni provvedimenti, e il giorno dopo abbiamo presentato le modifiche».

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Sempre a proposito delle misure, poi, Zaia ha posto l'accento sulla loro reale applicabilità: in particolare, «se il divieto resta così, domando: quanti lo rispetteranno?.

E osservo ancora: cosa diranno gli anziani dei piccoli comuni, chiusi in casa quando vedranno in tv le immagini di grandi città dove non saranno rispettate le regole? Ci sono misure di assoluto buonsenso nel decreto ad esempio sugli orari dei negozi e dei centri commerciali e sulla riapertura delle scuole. Ma la parte che riguarda i tre giorni appunto 25, 26 dicembre e 1 gennaio, non sta in piedi», ha sottolineato. E ancora Zaia ha rivelato: «Ci sono anziani che ci stanno scrivendo: ma che senso ha questo divieto? È innegabile che per loro, soggetti fragili per definizione, ritrovarsi con i famigliari possa rappresentare un minimo elemento di rischio, ma da qui a dire che il divieto è assoluta garanzia ce ne corre».

Poi il presidente del Veneto ha insistito a proposito della questione sci e montagna: secondo Zaia, a causa del covid è a rischio la sopravvivenza stessa di intere comunità montane. Si tratta, insomma, di intere aree che vivono esclusivamente del settore turistico invernale. Il presidente, poi, si è detto sereno sul Veneto, in quanto tutti i parametri rilevati all'interno della regione sono all'interno dei limiti previsti per le zone gialle: anche l'indice Rt è sceso, e Zaia si è detto fiducioso sul verdetto del Comitato tecnico scientifico.

«Stiamo perfezionando il piano per la riapertura delle scuole. La vicepresidente De Berti e l'assessore Donazzan ci stanno lavorando assieme all'Ufficio scolastico regionale, così eviteremo al prefetto di fare più tavoli, gli porteremo già un piano che sarà pronto nei primi giorni della prossima settimana». Lo ha annunciato il presidente del Veneto Luca Zaia oggi nel corso del punto stampa» così Luca Zaia.

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